“La memoria dei semi”, progetto pratese di coltivazione dei grani antichi a basso contenuto di glutine, andrà a Expo 2015 dopo essere stato selezionato come buona pratica nel catalogo che sarà presentato dalla Regione Toscana sul tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, a cui è dedicata la manifestazione internazionale.
Il progetto ha portato alla coltivazione dei semi antichi nei quasi 10 ettari del Podere Le Polline delle Cascine di Tavola, da cui sono stati ricavati 15 quintali di grano, di cui 6 destinati alla semina e 9 alla macinazione, con cui sono stati impastati 650 kg di pane ad alta digeribilità poi distribuiti nelle mense scolastiche di 8 istituti scolastici per un totale di 650 bambini in tre mesi. Un progetto portato avanti dall’assessorato allo Sviluppo Economico, in collaborazione con l’assessorato alla Pubblica Istruzione, l’associazione La Piazzoletta, L’Università di Firenze (Facoltà di Agronomia) e l’associazione Aidea Toscana.
Il grano “antico”, si legge nella nota inviata dal Comune, ha anche la caratteristica di essere autoriproducente. Infatti con parte del raccolto ottenuto nel corso di una prima fase della coltivazione, il Comune ha deciso di allargare l’area coltivata, ottenendo la quantità di farina necessaria per produrre pane. Tale caratteristica del grano consente di creare un sistema di filiera chiusa, integrata e completa, che si auto-sostiene nel tempo. L’obiettivo progettuale del Comune è lo sviluppo di nuovi modelli di comportamento in un percorso locale teso allo sviluppo sostenibile del pianeta: è questa la storia che il Comune di Prato vuole raccontare nella vetrina di EXPO 2015.
La sperimentazione, che anche per quest’anno proseguirà alle Cascine, ha passato l’esame di ammissibilità nel bando promosso da Europa Nostra incentrato sulla promozione delle eccellenze di livello europeo nel campo della “cultural heritage”, volte a promuovere uno sviluppo sostenibile del nostro ecosistema.