Gli Aucan nascono a distanza, e questa è già una grossa figata: gente che si spedisce musica da pc a pc, poi decide di traslocare a Londra e Barcellona, e zompettare in giro finchè, nel 2008, Julien Fernandez dell’African Tape, label francese, decide che questi tipi sono interessanti e pubblica il loro primo disco: Aucan. A quel punto lo zompettamento riprende, e i nostri vagolano per mezza Europa. Da lì al 2014 la strada è tanta: festival, date con Tricky e con i dEUS, aprono per i Placebo (li invitano loro. Ciao, siamo i Placebo, vi va di aprire le nostre date italiane?) e i Chemical Brothers, pubblicano Black Rainbows e Black Rainbows Remixes.
Sono cattivi, ignoranti, come una grattugiata data schiena nuda contro un muro di cemento per niente liscio. Mischiano elettronica e techno estrema con il rock e l’elettricità, fanno casino, fanno rumore e saranno in dj set il 31 dicembre al Capanno Blackout di Prato.
Portatevi documento e tessera Acsi, sennò rimanete fuori. E non volete rimanere fuori, fidatevi.