Li avevamo già segnalati come i migliori film del 2013, ma ufficialmente sono usciti quest’anno in Italia. In ogni caso possono stare tranquillamente in cima anche in questa classifica. Lo Scorsese tornato ai tempi migliori di THE WOLF OF WALL STREET; il sublime Coen “in minore”, ma assolutamente maggiore A PROPOSITO DI DAVIS; SOLO GLI AMANTI SOPRAVVIVONO, il “quasi” perfetto film di Jarmusch che ha il solo limite di giungere dopo due film perfetti come Broken Flowers e The Limits of Control.
Per il resto annata molto buona. Ecco la top ten:
10) Al decimo posto I GUARDIANI DELLA GALASSIA di James Gunn. Ironico, immaginifico, il miglior blockbuster dell’anno.
9) ADIEU AU LANGAGE – Jean Luc Godard, con 3D. “Chi manca d’immaginazione si rifugia nella realtà”: una frase in apertura da stampare e affiggere negli uffici di ogni casa di produzione.
8) GONE GIRL – David Fincher. Non un capolavoro come The Social Network o Zodiac, ma lo stile, come nel precedente Millenium, ha raggiunto vette sublimi.
7) SNOWPIERCER – Bong Joon-ho non sbaglia un colpo.
6) SILS MARIA – Olivier Assayas. Eva contro Eva, Le Lacrime Amare di Petra Von Kant, Cassavetes frullate insieme con classe cristallina da un Assayas sempre più imprescindibile.
5) BELLUSCONE – Franco Maresco. Il miglior film italiano dell’anno. Punto.
4) MOMMY – Xavier Dolan. Rivelazione. Difficile resistere all’entusiasmo cinematografico del venticinquenne Xavier Dolan.
3) C’ERA UNA VOLTA A NEW YORK – James Gray. Il melò dell’anno, sottovalutatissimo, classico e quindi rischioso, con un’immagine finale che vale intere filmografie.
2) MAPS OF THE STARS – David Cronenberg. Incendiario, il miglior Cronenberg dai tempi di A History of Violence.
1) BOYHOOD – Richard Linklater. L’esperienza filmica dell’anno.
Rimangono fuori Allen, i Dardenne, Wes Anderson, Eastwood, Ferrara, Miyazaki, discreti tutti ma non al top della forma.
Sóla dell’anno NYMPHOMANIAC, specialmente la seconda, insostenibile parte. Lars, liberati dai complessi e facci vedere il film.
Miglior documentario THE LOOK OF SILENCE. Cura Ludovico da imporre a Walter Veltroni prima di ritentare la via del documentario.
Per l’animazione SI ALZA IL VENTO di Miyazaki se la gioca con LEGO MOVIE, davvero una sorpresa. Il resto piuttosto deludente, compresi gli ultimi Pixar.
Ottima annata per i Blockbuster. Oltre ai Guardiani da segnalare almeno TRANSFORMERS 4 e GODZILLA. Nolan, si sarà capito, non ci piace, anche se Interstellar va visto. Come va visto UNDER THE SKIN, di cui ci riserveremo il giudizio definitivo tra 10 anni. La Johannson comunque attrice dell’anno. Riesce a sollevare – ops – anche robaccia tipo Lucy e il deludente Her di Spike Jonze nobilitato dalla sua voce.
Cast dell’anno AMERICAN HUSTLE, che vabbè non sarà Scorsese ma è recitato da dio e Amy Adams è da infarto con quei vestitini.
La prossimità del Natale ci rende più buoni, per cui non staremo a elencare i peggiori film dell’anno, che sono diversi – e molti purtroppo italiani. Ci limitiamo ad assegnare il “Premio Morte del Cinema” di quest’anno a TUTTO MOLTO BELLO di Paolo Ruffini.