Bisognerebbe concepire una gigantesca architettura retorica per riuscire ad abbozzare una prima e credibile descrizione di quello che è il Rock Contest e di cosa rappresenta per la musica rock italiana da 26 anni a questa parte. Per descrivere l’energia, il sudore e la determinazione dei ragazzi che per esempio sono saliti sul palco nella finale ieri sera, tutti molto giovani, tutti carichi di una micidiale miscela di incoscienza e talento; e per raccontare, anche solo di rimbalzo, l’eccitazione, la curiosità e lo stupore dei giurati, tantissimi, di fronte alle loro performance, e il rispetto che ne è nato subito dopo, almeno in quelli che giravano intorno a chi scrive.
Sono stati i fiorentini “Beyond The Garden” a vincere il Rock Contest 2014, con quel cantante occhialuto munito di gran voce. Il voto, tra pubblico e giuria, è stato unanime. Nessun dubbio, nessuna discussione. Grazie all’energia, alla tecnica e ad uno show rodato, l’hanno spuntata con merito sugli altri. Poco male se tutto sembrava un po’ troppo perfetto, di “franzferdinandiana” memoria diciamo: hanno appena 18 anni e scusate se è poco. Al secondo posto sono arrivati invece i “Plastic Light Factory”, un trio di Mantova che ha riscaldato i cuori di coloro che credono che il rock sia ancora attitudine, chitarre e soprattutto poche smancerie. Al terzo posto infine “Sofia Brunetta” da Lecce.
Menzione d’onore per Mefa, sedicenne rapper di Firenze. Se gli altri finalisti avessero avuto la metà della sua grinta e della sua presenza scenica (al quarto concerto in vita sua, diceva l’organizzazione), probabilmente la finale sarebbe stata ben più combattuta. In canottiera d’ordinanza anche il 13 dicembre, sul palco della Flog è salito un ragazzo che sprizzava da tutti i pori la propria urgenza di rappare le sue storie e il suo punto di vista sul mondo. E se la carica è questa, bisognerà tenerlo d’occhio.
E un’altra menzione va a Manuel Agnelli (Afterhours), il presidente di giuria che non si è perso una nota o quasi dei sei finalisti. Presenza ingombrante, musicalmente parlando, ma capace ancora di stupirsi di fronte a certe note e ad un certo modo di stare sul palco a cavar emozioni e note.
Certo, solo il tempo dirà se e quali dei sei finalisti avrà un futuro discografico. Nel frattempo, lunga vita al Rock Contest.
Beyond the garden
Plastic Light Factory
Sofia Brunetta
Mefa
Foto: Rock Contest