Tre milioni e mezzo di euro per il futuro del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci. E’ l’importo complessivo del progetto di riqualificazione dell’edificio esistente e degli spazi esterni del polo espositivo approvato, su proposta dell’assessore all’Urbanistica e ai Lavori pubblici Valerio Barberis, dalla Giunta comunale. Il maxi intervento si inserisce nel programma di rilancio della struttura, già avviato con l’ampliamento curato da Maurice Nio, e consentirà di portare a termine il percorso di restyling strutturale e di immagine intrapreso dal museo.
L’operazione è divisa in due lotti: il primo prevede il restauro dello stabile Gamberini – per una somma pari a 2 milioni di euro finanziati dalla Regione Toscana -, mentre il secondo riguarda la sistemazione definitiva dell’area esterna al Centro Pecci per un totale di 1 milione e mezzo di euro a carico dell’Amministrazione comunale (somma, questa, suddivisa a sua volta in due lotti funzionali pari a 800mila e 700mila euro).
I lavori per la parte esterna inizieranno a breve: la conclusione della prima fase è fissata per maggio 2015. “Per quanto riguarda il restauro dell’edificio – sottolinea l’assessore Barberis – dovremo partire dal primo piano, con interventi mirati sulle sale mostre, e sulla copertura della struttura. Anche in questo caso vorremmo portare a termine tutto entro il mese di maggio. In una seconda fase, successiva, interverremo invece sul piano terra e a seguire sulla parte seminterrata”. “Ad ogni modo, questi importanti investimenti testimoniano quanto l’Amministrazione continui a credere nel Pecci e quanto anche la Regione, che cofinanzia il progetto, intenda sostenere questo processo – rimarca l’assessore Barberis insieme all’assessore alla Cultura Simone Mangani -. Si tratta di una rivoluzione che coinvolgerà anche l’assetto urbanistico circostante, su cui gli uffici stanno lavorando, e che produrrà interessanti cambiamenti”.
Tante, quindi, le soluzioni progettuali che permetteranno di restituire un nuovo volto all’edificio originario del Centro. La riqualificazione comprende, infatti, una serie di novità, prima fra tutte lo spostamento della vecchia biblioteca del Centro dal piano terra al piano seminterrato dell’ampliamento, dove erano originalmente previsti gli uffici amministrativi del museo. Il progetto include poi la dislocazione di tutti gli uffici al piano della corte fra il vecchio e il nuovo stabile, con l’eccezione di quelli del direttore e del presidente che saranno sistemati al piano terra, collegati direttamente con gli uffici al piano inferiore attraverso una scala di servizio: questo consentirà all’Amministrazione comunale di rientrare in possesso dei locali degli attuali uffici che, insieme agli spazi della vecchia biblioteca, potranno essere impiegati per altre finalità legate all’attività del Centro e comunque essere messi a reddito. La saletta conferenze verrà ampliata, con un aumento della capienza che passerà da 99 a 170 persone e con aperture all’esterno che garantiranno anche l’utilizzo indipendente della sala. Infine, il primo piano, a oggi zona di accesso dagli uffici, che verrà convertito e trasformato per accogliere in pianta stabile una web tv.
Sarà invece una piazza l’elemento trainante del progetto definitivo degli spazi esterni del Pecci. Il piano individua, in particolare, la realizzazione dello spazio con una forte connotazione urbana sul lato di viale della Repubblica e un anello di raccordo intorno alla struttura, lasciando il resto dell’area a verde. La piazza di accoglienza sarà collegata pedonalmente al viale della Repubblica e guiderà i visitatori verso l’ingresso: l’attuale proprietà del museo sarà dunque allargata sul lato del viale e lato uffici Pecci con l’eliminazione di via Fonti di Mezzana nel tratto fra il Centro e gli uffici amministrativi del museo, tratto che verrà “inglobato” nel grande prato che sorgerà intorno al polo espositivo. La zona a verde verrà modulata con leggeri rilievi di terreno che sul lato sud avranno, tra le altre cose, la funzione di abbattimento dell’inquinamento acustico della declassata, mentre la restante parte del giardino sarà a disposizione per l’eventuale ricollocazione di opere d’arte del museo o per nuove installazioni. Il progetto definisce, infine, la strutturazione del parcheggio pubblico lato declassata nelle vicinanze dell’Art Hotel e il posizionamento delle nuove fermate della linea di autobus Firenze-Prato-Pistoia. Questa area, che comprenderà in futuro un collegamento con il parcheggio scambiatore lato sud, potrà essere oggetto di un concorso internazionale.