La storia della produzione tessile pratese dagli albori ai giorni nostri. Detta così suona semplice ma nel mezzo, come si può immaginare, ci stanno tutte quelle facce, le invenzioni, la caparbietà e lo spirito che hanno reso il tessile di Prato tanto importante e conosciuto nel mondo. E poi c’è anche l’ultimo periodo, quello del declino di fronte ad un mondo che cambia in “Prato Personaggi & Prodotti” di Giuseppe Guanci, volume edito da Edizioni MEdicea Firenze che verrà presentato martedì prossimo (2 dicembre) al Museo del Tessuto.
Il libro, frutto di un lungo lavoro di ricerca che ha visto la partecipazione anche dell’Associazione Ex Allievi del Buzzi, dell’Unione Industriali di Prato, della Camera di Commercio di Prato e del Museo del Tessuto, si compone anche di 60 interviste a personaggi e figure di riferimento del mondo tessile pratese e di 400 immagini storiche.
L’appuntamento è alle 21 al Museo del Tessuto, dove oltre all’autore saranno presenti il sindaco Matteo Biffoni, la curatrice del Museo del Tessuto Daniela Degl’Innocenti, Guido Biancalani (Presidente Associazione Ex allievi del Buzzi), il presidente della UIP Andrea Cavicchi, Catia Baroncelli (Camera di Commercio), Andrea Belli (Presidente Confartigianato Prato) e Roberto Rosati, presidente Prato Trade. Interverranno Giampiero Nigro dell’Università di Firenze e l’assessore allo sviluppo economico di Prato Daniela Toccafondi.
Ecco i capitoli del libro.
L’arte della lana a Prato: una vocazione laniera nata sulle sponde del Bisenzio; L’antica arte della nobilitazione dei tessuti: gualchierai e follatori; Il prodotto che sconfisse la crisi: i berretti alla levantina; Alla ricerca di una nuova identità produttiva.
Una rivoluzione produttiva. L’avvento della lana rigenerata: L’arte del riciclo, un’antica attitudine pratese; Gli stracci, una nuova materia prima; Imprenditori e imprese nel mondo degli stracci; Un popolo con la vocazione imprenditoriale; I precursori del rigenerato a Prato; Prato riveste e copre il mondo; Plaid e coperte, un ‘must’ pratese; Nascita delle prime grandi imprese; Il nuovo volto industriale di Prato;
Le nuove dinastie emergenti; Imprenditoria al femminile; Un mondo di coloranti e affini; Il tessuto si colora e si impreziosisce: imprenditori e imprese dell’indotto del rigenerato.
Non solo cardato: L’avvento della più grande fabbrica pratese: Il Fabbricone; Una storia atipica: la produzione di tappeti.
Macchine e meccanici: Il padre della rivoluzione tecnologica pratese: Giovan Battista Mazzoni; L’evoluzione tecnologica; Meccanici pratesi. La parentesi autarchica: Alla ricerca di nuove fibre; L’esaltazione del rigenerato; I prodotti alternativi; Il Lanital; Il Rayon; Il tessuto di ginestra; L’arresto dello slancio produttivo: i danni della guerra.
Nascita delle moderne aziende nel secondo dopoguerra.
L’araba fenice. Prato rinasce dalle ceneri della guerra: Il sogno pratese di divenire imprenditore: impannazione e disgregazione delle fabbriche a ciclo completo; “Si fece gobbo per non pagar gabella”; Una questione di paternità; Il ritmo incessante della produzione.
Il cardato si evolve: I nuovi tessuti tra tradizione e innovazione; I protagonisti della nuova fase;
Oltre la lana: L’eclissi del cardato e l’inizio di un nuovo ciclo; Genialità e decontestualizzazione; Creativi si nasce; Sbagliando s’innova; E Prato filava…; … e moda fu; La diversificazione del prodotto; I prodotti cellulosici; La pelliccia sintetica; I tessuti tecnici ed elasticizzati; La seta lavata; Il Pile; Il Jeans.
La chiusura della filiera.
Oltre il tessuto.
Il vortice della globalizzazione.
Un ponte verso il futuro.