È il lupo insieme con i tre porcellini a dare appuntamento a tutti i bambini tra i 6 e i 10 anni per il secondo spettacolo della rassegna MET RAGAZZI 2014/2015: sabato 22 novembre alle ore 17.00 al Teatro Metastasio va infatti in scena I 3 porcellini. Lupus in fabula della compagnia Giallo Mare Minimal Teatro.
I 3 porcellini, racconto della tradizione orale europea che viene trascritto nel 1843 da James Orchard Haliwell, in questo spettacolo diventa un pre/testo, uno specchio necessario ad evocare i ricordi d’infanzia di un buffo personaggio, di nome Ultimo, che gira il mondo, con una valigia che ben presto si rivelerà essere un piccolo teatro. Un bagaglio particolare che letteralmente contiene il suo originario quadro familiare e gli elementi significativi per ricostruire visivamente la casa nella quale viveva un tempo con i genitori ed i fratelli. Un’ambientazione dove i quadri del padre, citazioni di famose opere pittoriche, e la storia dei 3 porcellini, usata dalla madre come storia di formazione dei figli, diventano il lievito per un doppio livello narrativo che intreccia la fiaba originale con le memorie d’infanzia di Ultimo, il suo viaggio di crescita, superamento delle paure fisiologiche insite nel percorso verso l’autonomia di ogni bambino. Uno spettacolo che mischia la favola con citazioni da Hitchcock e la pittura di Botero che fornisce il punto di partenza dell’immaginario visivo che fa da sfondo allo spettacolo.
Afferma l’istrionico attore Renzo Boldrini “Frammenti di vecchie quanto famose storie vengono inseriti in un nuovo contesto narrativo, utilizzato per indagare, nel costante e metamorfico mutamento dell’immaginario dei più giovani, la possibilità di attualizzare, senza banalizzarli, alcuni personaggi arcaici come quello rappresentato dalla complessa figura del lupo. Ricerca che avviene, com’è tradizione del modello creativo e compositivo della compagnia, interfacciando due livelli d’indagine. Nello spettacolo si sperimenta un particolare rapporto fra lavoro attoriale e l’utilizzo di strumenti e linguaggi di riproduzione del suono e dell’immagine. Segni, che puntano, tramite “tromp d’oeil” visivi e sonori ed una scenografia “interattiva”, a potenziare simbolicamente il corpo dell’attore, le sue possibilità espressive ed a moltiplicare lo spazio d azione, dilatandolo virtualmente”.