Della Prato che verrà nessuno sa nulla, al massimo qualcosa si immagina e soprattutto si spera, qualcos’altro invece si può progettare, come è chiamata a fare la politica e in questo caso anche i pratesi che lo vogliono. “La Prato che verrà” è l’iniziativa con cui il Comune, stamattina, ha presentato quello che dovrebbe essere un percorso decisivo sulla Piazza Mercatale che verrà, quella piazza che l’assessore alla mobilità Alessi chiama “il parcheggio di una tangenziale” e che per questo attira un certo tipo di frequentazioni (prostitute).
Con questo percorso (partecipativo) il Comune vuole sentire cos’hanno da dire i pratesi su quello che è il fulcro della viabilità intorno al centro storico, che idee hanno per la sua trasformazione, come se la immaginano da qui a qualche anno. Perché poi ognuno avrà le sue idee e le sue esigenze. Il Comune per esempio, spiegano Alessi e Barberis (assessore all’urbanistica), non ha un progetto vero e proprio per la piazza. “Sicuramente vogliamo meno auto” hanno detto, “ma non c’è un progetto vero e proprio su carta, come non abbiamo alcuna intenzione di procedere con l’ipotesi del parcheggio interrato perché la nostra intenzione è quella di ridurre il flusso di auto nella zona”. Poi sicuramente ci sarebbe la volontà di liberare i dehors dei locali dalle auto ma tutto è talmente vago e talmente ancora lontano nel tempo che è inutile fasciarsi la testa. Una cosa data per certa, stamani, è invece l’arrivo in centro storico, dopo le vacanze natalizie, dei varchi elettronici: “H24 – ha assicurato l’assessore Alessi – e dopo il periodo di prova di rito entreranno in funzione”.
“La Prato che verrà” conta adesso in tre appuntamenti di fare alcune cose precise: alzare il livello della generale discussione su problematiche e soluzioni intorno piazza Mercatale, raccogliere le idee attraverso alcuni tavoli di lavoro moderati dagli assessori di riferimento, produrre un documento che le raccolga.
Il programma
Si comincia venerdì 14 novembre all’Urban Center di via Mazzini, ore 21. “Vogliamo fornire ai pratesi tutti gli strumenti necessari per farsi la propria opinione sulla questione piazza Mercatale – hanno detto stamani Alessi e Barberis – per questo porteremo a Prato personaggi del mondo accademico ed esperti di settore che racconteranno le soluzioni trovate da città simili a Prato”. Si parla di Perugia, Campobasso e Padova.
Ci saranno Roberto Ermanni, operatore di strada e direttore di CO&SO Firenze – Consorzio per la Cooperazione e la Solidarietà; Sara Bartolini, architetto e facilitatrice in processi di progettazione partecipata; Matteo Pierattini, architetto e dottore di ricerca, si occupa di progettazione architettonica e di efficienza energetica degli edifici. Ciclista sfegatato ha un occhio di riguardo per le città a misura di bicicletta; oltre a all’assessore alla mobilità Filippo Alessi e al vicesindaco Simone Faggi.
Si prosegue il 29 novembre con un altro incontro che vedrà protagonisti Vincenzo Freni, professore dell’Università di Firenze, titolare dell’Istituto Freni Ricerche di Marketing, esperto di ricerca sociale e marketing; Guido Incerti, architetto, professore dell’Università di Ferrara, direttore di Opere, rivista dedicata ai territori “fragili”. Tra i fondatori di IF Research, crede fermamente nelle potenzialità della ricerca d’avanguardia, della “rete” e nell”impegno personale, sociale e politico, per migliorare il presente e costruire il futuro. Oltre all’assessore allo sviluppo economico Daniela Toccafondi e a quello all’urbanistica Valerio Barberis.
Le cento idee più interessanti, pervenute a questo sito attivo dal 13 novembre, saranno protagoniste dell’appuntamento del 19 novembre e discusse a quattro tavoli da 25 persone moderati da Filippo Alessi per la Mobilità, Valerio Barberis per l’Urbanistica, Daniela Toccafondi per lo Sviluppo economico e il vicesindaco Simone Faggi per la Vivibilità. In caso di sovrannumero, la selezione non seguirà un ordine cronologico, ma quello della diversità delle proposte avanzate, raggruppando quelle che si ricalcano. Questo il programma della giornata: alle 10 apertura e registrazione ai tavoli, alle 10.15 i saluti del sindaco di Prato Matteo Biffoni, alle 10.30 via ai tavoli partecipativi, prima sessione:
- Vivibilità, idee per una piazza sicura e di qualità – Coordina il vicesindaco Simone Faggi
- Residenti, esercenti, giovani, turisti: idee per la piazza di tutti – Coordina Daniela Toccafondi, assessore allo Sviluppo Economico
- Camminare, guidare, sostare: idee per una nuova mobilità – Coordina Filippo Alessi, assessore alla Mobilità
- Il futuro dell’antica piazza: idee per un nuovo volto urbanistico – Coordina Valerio Barberis, assessore all’Urbanistica
Segue il break e la seconda sessione, per arrivare alle 16 e alle conclusione del sindaco Biffoni.
A conclusione del percorso, terzo step, sarà elaborato e pubblicato online un documento con i risultati raggiunti e gli impegni progettuali.
Il format
La Prato che verrà viene definita dal Comune un vero e proprio format che verrà usato per molte altre cose. “Piazza Mercatale rappresenta il primo argomento su cui intendiamo confrontarci con i cittadini – spiegava il vicesindaco Simone Faggi – con quest’obiettivo è stato pensato questo format partecipativo, “La Prato che verrà”, che nei prossimi mesi affronterà altri temi di discussione per il futuro della città. Il cambiamento di piazza Mercatale, che così come è ora non ci convince, deve passare anche da scelte coraggiose da portare avanti e sostenere, a cominciare da una maggiore vivibilità”.
“Quello che stiamo proponendo con questo format è un esperimento di ascolto reciproco e consapevole per dare un nuovo volto ad un luogo molto importante per Prato – aggiungeva l’assessore Barberis. “E’ necessario rendere la piazza più vivibile e armonizzare le diverse esigenze di chi ci vive, ci lavora o frequenta i suoi locali – puntualizzava l’assessore Toccafondi – Piazza Mercatale è infatti uno spazio grandissimo e molto bello, ma bisogna ripensarlo, perché così non ha identità”. “Cambiare la piazza sicuramente significherà cambiare la mobilità della città e il modo di spostarsi – ripeteva l’assessore Alessi – Il nostro obiettivo è invece restituire all’intero territorio un luogo riqualificato”. Anche l’assessore alla Partecipazione Mangani ha fatto sapere da Milano che “La partecipazione intesa come vero confronto con i cittadini e vero contenuto, e non come mera procedura su un progetto già definito, è la modalità che intendiamo adottare per ridisegnare il futuro della nostra città”.