Metastasio e Pergola uniti nella caccia al riconoscimento di Teatro Nazionale. In un’intervista sul Corriere Fiorentino di sabato scorso (firmata da Gherardo Vitali Rosati), il presidente del Met Massimo Bressan parla apertamente della fusione delle due fondazioni per ambire ad un ruolo di primo piano in Italia.
Cosa dice Bressan nell’intervista? Poche cose. Che giuridicamente la fusione è una cosa delicata, perché da due organismi bisogna crearne uno solo, e che poi, comunque, la “transizione sarà graduale“. Però il tempo stringe, si legge, perché le domande per diventare Teatro Nazionale dovranno essere presentate al Ministero il prossimo mese di gennaio. E i lavori, spiega il presidente del Met, sono appena cominciati perché le due strutture si devono ancora incontrare e confrontare. Insomma, anche se la strada sembra individuata non ci sono ancora certezze di alcun tipo.
Una certezza è che Bressan pensa ad un grande polo produttivo al Fabbricone, dove il teatro possiede un capannone di 26mila metri quadrati in cui potrebbero trovare spazio magazzini e laboratori “scenotecnici”. Quest’ultimi, i laboratori, sono un’idea che il presidente del Met sta promuovendo fin dalla propria nomina: spazi dove far incontrare il teatro con la ricerca e con le aziende, luoghi insomma dove tornare a sperimentare e anche, perché no, far convergere finanziamenti.