E’ stata una giornata davvero particolare per la città.
Oltre trecento persone hanno partecipato attivamente alla giornata di lancio del progetto CrowdPrato, promosso da Camera del Commercio di Prato, Unione Industriale pratese e Fondazione Cassa di Risparmio di Prato.
I tre ospiti della giornata, Marianella Sclavi, Alessandro Coppola e Giacomo Biraghi, hanno “risvegliato gli animi” dei numerosi partecipanti istigandoli ad una riflessione sui temi di fondamentale interesse della città: i rapporti con la comunità cinese, una nuova idea di urbanizzazione, le opportunità per sfruttare al meglio comunicativamente ed economicamente la grande occasione di Expo2015.
Luca Giusti, Presidente della Camera di Commercio di Prato ha aperto i lavori sottolineando la grande novità ed importanza della collaborazione fra tre enti come quelli che hanno promosso l’evento. La collaborazione, la condivisione e la connessione di idee è la scintilla che può e deve portare al cambiamento.
Fabia Romagnoli, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato ha puntualizzato gli obiettivi del percorso: pertura nei confronti della città, di una maggiore conoscenza del territorio in modo da indirizzare meglio la nostra progettualità . Prendersi cura del territorio, perché diventi un territorio che dia a tutti e soprattutto ai giovani la possibilità di crescere. Creare reti e momenti di confronto per attivare tutte le intelligenze e le professionalità.
“Oggi abbiamo la sala piena e questo ci conforta, perché vuol dire che questo nostro desiderio di confronto non è solo nostro ma è un desiderio comune.”
Andrea Cavicchi, Presidente dell’Unione Industriale Pratese: “Vogliamo lavorare sulla partecipazione e coinvolgimento. Volgiamo ancora più mixité e contaminazione.
Ci sono tante energie che si stanno attivando sul territorio. La città sta rispondendo a questa situazione di crisi, si vede che stiamo reagendo. Prato è il secondo comune con la disoccupazione più bassa a livello nazione (indice ISTAT). Oggi è il kickoff,:collaboriamo, partiamo. Da giovedì lavoreremo insieme ai tavoli e a dicembre comunicheremo i risultati. Per farci sentire in città ma anche fuori dalla città, smettendo di piangerci addosso ma facendo vedere il valore del nostro territorio e di tutte quelle esperienze che lo caratterizzano.
Ai partecipanti, divisi in 12 tavoli, è stato chiesto di formulare, dopo gli interventi di ciascun ospite una domanda da porre allo stesso. Sclavi, Biraghi e Coppola hanno dunque risposto a 12 domante ciascuno.
E’ impossibile sintetizzare quattro ore di lavoro a ritmo serrato.
Riportiamo solo qualche domanda – risposta :
a Marianella Sclavi
Quale linguaggio al di là di quello economico utilizzare per migliorare il dialogo tra le varie comunità che costituiscono la città?
Questa domanda è importante perché avete capito che la dimensione economica non è sufficiente. La partenza deve essere le storie di vita. Un interesse per la persona e per il modo con il quale con la sua vita ha vissuto la città. Dentro ci sono anche i problemi economici, ma le priorità economiche si affrontano solo se tu hai un approccio culturale. Una delle cose abbastanza tipiche dello spirito cinese è che sono molto più concreti di noi. Se voi affrontate i problemi concreti devi riuscire a coinvolgerli. Se voi affrontate i problemi generali loro li sentono domese gli si stessero proponendo delle chiacchere. Hanno un pensiero del fare, artigianale, non teorico e ideologico. Per un pensiero concreto hai bisogno di esempi e casi concreti. Se volete aprire un dialogo fra di voi e anche con la comunità cinese bisogna entrare nel concreto.
a Giacomo Biraghi
Perchè dovremmo essere Pratottimisti?
In questo territorio ci sono tre colpi di fortuna per cui essere pratottimisti:
le città contano come non mai. Le città possono essere il luogo dove le cose che si risolvono. Anche attraverso percorsi come questi.
L’economia legata alle tecnologie. Non è mai accaduto come oggi che qualcuno abbia potuto fare economia senza investire un capitale eccessivo.
Expo – in Italia unica in Europa ad avere un grande evento, unica nazione d’Europa nei prossimi 12 anni. Expo mette al centro un tema importante come quello della nutrizione e del cibo. Expo attiva la possibilità per tutti coloro che lavorano su questa tema la possibilità di valorizzare la propria esperienza e competenza. Expo è di chi se lo prende. I territori, la creatività e la capacità di tutti i luoghi italiani è oggi interessante per il mondo e lo sarà per sei mesi in modo molto intenso.
a Alessandro Coppola
Quanto è importante l’impegno e la responsabilità individuale?
Da alcune cose nessuno di noi può scappare.
Di fronte ad alcuni rischi dobbiamo cercare le soluzioni insieme e farcene carico anche nel nostro privato. Il cambiamento climatico ne è un esempio.
Noi abbiamo capito che alcuni comportamenti privati di massa mettevano a rischio interi territori e ci hanno portato alla situazione in cui siamo.
La risposta è cercare di costruire una sfera pubblica in cui affrontare in maniera costruttiva i comportamenti privati di massa.
Dobbiamo farci carico collettivamente dei rischi. E questo pone una grande questione di equità.
Poiché quasi nessuno può scappare di fronte ai grandi rischi, ma chi ha di più ha più strumenti per tutelarsi.
Nel futuro i più poveri saranno ancora più soggetti ai rischi portati dal cambiamento climatico.
E adesso? Adesso partiranno i lavori dei tavoli divisi per tematiche: Cultura, sociale, economia. Si discuterà di progetti, di futuro, di Prato. Per adesso: buona la prima.