“I dati ci stanno già aiutando a prendere decisioni. Ci aiutano ad accelerare le diagnosi, a trovare il posto ideale per installare un parco eolico, a evitare gli imbottigliamenti nel traffico, a prevedere i raccolti o a studiare gli avversari nello sport. E’ tempo che anche la politica e l’amministrare pubblico comincino a ponderare decisioni e a fare scelte sulla base di un’informazione affidabile e ben strutturata”.

Così si legge sul sito di ICityLab, l’iniziativa di ForumPa che da tre anni a questa parte indaga le città italiane e soprattutto quanto queste siano intelligenti, smart. Si parla di Smart Cities appunto, e ieri è stato presentata a Bologna la classifica delle città intelligenti italiane, l’ICity Rate 2014. Sul podio Milano, Bologna e Firenze, seguiti da Modena, Padova e Venezia. E Prato? Su 106 città prese in esame, l’ultima è Reggio Calabria, Prato occupa la posizione numero 48. Peggio, tra le altre toscane, solo Pistoia, Grosseto e Massa.

La classifica delle città capoluogo più smart d’Italia è stilata da ForumPA con la collaborazione di Istat, Union Camere e alcune associazioni che si occupano di cittadinanza attiva e partecipazione. Vengono analizzati più di 100 indicatori che servono per fotografare la  situazione in sei diversi ambiti: economia, ambiente, mobilità, governance, qualità della vita e capitale sociale.

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L’analisi delle principali città italiane
permette, secondo gli organizzatori, di capire quali sono in questo momento i punti di forza e di debolezza di ogni territorio, quali le città che in quest’ultimo anno hanno fatto passi avanti nel percorso verso la smart city e quali invece sono tornate indietro. Prato, dal canto suo, un passo avanti lo ha fatto passando, come si può vedere qui sotto, dal 55° posto dello scorso al 48° del 2014.

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