Sono arrivati stamani in piazza delle Carceri verso le 10,30. Più di cento studenti della Facoltà di Architettura di Ferrara, venuti a Prato con un compito preciso: fare un sopralluogo nel Macrolotto Zero, oggetto dei corsi di progettazione del terzo anno della facoltà. Ad accompagnarli, il professore Marcello Marchesini e il responsabile dei corsi Alessandro Gaiani, che ha commentato la visita: “Quella del Macrolotto è un’area che ha senza dubbio una sua identità culturale, architettonica e sociale da cui eliminare gli elementi incongrui per creare meccanismi di rigenerazione sull’area urbana. Sicuramente presenta delle difficoltà, ad esempio abbiamo notato che non ci sono spazi pubblici o di connessione e questa sarà la base da cui partiranno i ragazzi nella realizzazione dei loro progetti”.
“Nel primo semestre i ragazzi già potranno iniziare a realizzare dei progetti che a febbraio potrebbero essere presentati – ha affermato l’assessore all’Urbanistica Valerio Barberis – magari all’interno di una mostra, così da creare dibattito e coinvolgimento da parte di tutta la cittadinanza verso quest’area di particolare interesse”.
La visita non è passata inosservata nemmeno agli occhi dei cinesi che abitano e lavorano nella zona. In particolar modo i lavoratori di un’azienda della zona, che quando si son visti arrivare la frotta di studenti hanno pensato bene di chiamare la polizia. L’equivoco è stato subito chiarito.