Una riflessione su concetti quali Antropomorfismo e Informe. Si intitola “ni Haut ni Bas” il progetto espositivo, che coinvolge sei artisti internazionali che operano a Parigi e in Toscana come Chiara Bettazzi, Marie Cousin, Lek M. Gjeloshi, Rachel Morellet, Ibrahim Nasrallah e Bärbel Reinhardt.
L’intento è quello di provare a leggere l’opera d’arte come documento che si svincoli da ogni processo di canonizzazione per esaltare una ricerca libera da precetti. La mostra, a cura di Alessandro Gallicchio, vede confrontarsi l’attitudine alla modellazione umana della realtà (antropomorfismo) e l’esaltazione del carattere informe di quest’ultima (informe). L’inaugurazione sarà giovedì 18 settembre alle ore 19.
Una sala della mostra, vero e proprio “laboratorio riflessivo”, ospita i materiali dell’analisi teorica e si inserisce all’interno di un percorso espositivo che viene inteso come circolare, privo di un inizio e di una fine. Per questo sono stati uniti, in un unico evento, gli spazi espositivi Lato (Piazza San Marco 13) e Moo (via san Giorgio 9/a), nonché lo spazio fisico che le separa: la città di Prato.
L’esposizione diviene così percorso da esperire sia nel suo insieme che frammentariamente, sia in un unico momento che in tempi diversi. La città viene “messa in mostra” e contribuisce, grazie anche all’esperienza di ogni singolo visitatore, ad alimentare la riflessione critica proposta dal progetto espositivo.