copernico

Se li incontrate per strada, abbiate per loro un pensiero di riguardo. Con gli zaini, il ciuffo e qualche brufolo, sono quei pratesi che si avviano al grande viaggio verso la maturità. Sono i ragazzi del 2000, anno più anno meno, che tra qualche giorno cominceranno l’avventura nelle scuole superiori pratesi e che si candidano idealmente a futura e multietnica classe dirigente della città.  Secondo i dati rilasciati dalla Provincia di Prato sono 2.797 gli iscritti alle prime classi dei licei pratesi. Soprattutto indirizzi tecnici e altamente specializzati come da tradizione, ma anche, ed ecco la vera novità, il nuovo liceo musicale.

Lo scettro del maggior numero di nuovi iscritti se lo prende lo storico istituto pratese Buzzi (494 iscritti al biennio comune, numero che lo fa diventare anche l’istituto col maggior numero di iscritti) e le sue materie scientifiche (chimica, fisica, informatica). Quasi cinquecento persone che studieranno poi automazione, telecomunicazioni, tecnologie chimiche e molte altre cose, tra le quali rimangono forti i legami con il sistema della moda e del tessile.

Subito dopo vengono le materie legate all’enogastronomia e all’ospitalità alberghiera del Datini (285 nuovi iscritti all’alberghiero) e, soprattutto, i nuovi iscritti al liceo musicale Rodari che registra 223 iscritti. Sono i pratesi che vogliono imparare a suonare uno strumento e la storia e la cultura della musica. Potranno scegliere tra chitarra, clarinetto, flauto, percussioni, pianoforte, sassofono, tromba, trombone, violino e violoncello, e poi scegliere il conservatorio.

Vengono a ruota, con 219 nuovi iscritti, l’indirizzo economico del Dagomari e  l’indirizzo linguistico del liceo Livi con 188; il liceo scientifico Copernico (179) e quello del Keynes (170), quello dedicato all’assistenza tecnica del professionale Marconi (148) e il liceo artistico di Montemurlo (134).

Gli alunni di cittadinanza non italiana su un totale di 10.031 iscritti alle scuole superiori pratesi sono 1.573, di legge nel report della Provincia. Si tratta del 15,7% del totale (erano il 15,8% all’inizio dell’anno scorso) a fronte di una media nazionale del 6,6% e regionale del 9,9%.

Quasi la metà degli stranieri sono iscritti in prima (666, cioè il 42,3%), 373 sono in seconda, 253 in terza, 171 in quarta e 110 in quinta. Nelle prime gli stranieri rappresentano il 23,8%. Dal secondo anno in poi, la percentuale diminuisce progressivamente: 17,8% in seconda, 12,5% in terza, 10,2% in quarta e 7,6% in quinta. Tutti dati in linea con quelli dello scorso anno.
Il Dagomari si conferma la scuola a maggior presenza straniera (44,1%), seguono Marconi (23,3%), Livi (19,8%), Datini (18,7%) e Gramsci-Keynes (15,9%). Anche in valore assoluto il Dagomari è la scuola con più stranieri (425), seguito da Livi (242) e Gramsci Keynes (230). Nelle classi prime del Dagomari gli stranieri ARRIVANO AL 52,8%, percentuale peraltro in lieve diminuzione.

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