Erano disseminate un po’ ovunque, dalle aree più belle a quelle più cementificate, senza soluzione di continuità: discariche abusive di ogni tipo sistemate a macchia di leopardo nella bella Carmignano, quali segni indelebili di un menefreghismo atavico e incivile. Ma stavolta, sono stati tanti i cittadini a dire basta e ad andare oltre il senso di disgusto e la critica fine a se stessa. Sì perché l’assessore all’Ambiente, Edoardo Prestanti, ne ha ricevute a decine di segnalazioni. Persone arrabbiate e determinate a proteggere il territorio nel quale hanno scelto di vivere lo hanno fermato per strada, chiamato al telefono o gli hanno lasciato messaggi in Comune. Grazie a questo movimento dal basso, così, Prestanti ha potuto coordinare un’azione congiunta fra operatori comunali e Asm, che ha portato alla bonifica di 22 aree in due mesi.
Uno degli interventi più impegnativi è stato eseguito a Bacchereto, nel bosco del Brucio, via Madonna del Papa, dove ormai è abitudine spargere i rifiuti nella fitta boscaglia. Quindi è toccato a via Elzana e allo splendido parco la Fontina di Comeana. Via del Granaio, la così detta Bell’anda, era stata scelta, invece, per gettarci elettrodomestici e laterizi. Stessa sorte per via Valle e Via Macia. Tolti anche i sacchetti dell’immondizia lasciate lungo viale Giovanni XXIII, e i rifiuti lavorativi e ingombranti nell’area industriale Ficarello (via Meucci, via Galilei, via Edison) e Bocca di Stella a Seano. Al Pinone, in via Madonnina della Valicarda, era cresciuta una vera e propria discarica. Non era stato risparmiato nemmeno Artimino, fiore all’occhiello dell’intera area pratese, visto che via della Chiesa era stata disseminata di schifezze. Stessa cosa in via delle Ginestre e via Lame. Rifiuti ingombranti anche in via Malinoci e in pieno centro abitato a Carmignano, dove nel centralissimo parcheggio di via Pucci e Verdini erano stati tranquillamente sistemati materassi e frigoriferi. Immondizia anche in via Nella Borchi e via Vergheretana. L’intervento più delicato è stato eseguito in via Valle, dove è avvenuta una delicata bonifica dall’amianto. “Spesso ci siamo ritrovati di fronte a questo tipo di rifiuti pericolosi – commenta Prestanti -. E fino a che l’amianto viene lasciato a bordo strada possiamo intervenire con Asm. Il problema si complica quando la discarica viene fatta su terreni privati. A quel punto spetta all’ignaro proprietario doversi accollare i costi di uno smaltimento tanto delicato. In questo caso ci troviamo di fronte a un vero e proprio comportamento criminale, di chi inquina con roba tossica per risparmiare. Via Valle a Seano è la più martoriata da questo punto di vista, in quanto è una strada isolata e buia”.
Così, per contrastare questa emergenza, dal mese di settembre l’Ufficio Ambiente e Legambiente Prato porteranno avanti il progetto “Angeli del Pulito. Sentinelle del Territorio“, un’iniziativa per coinvolgere cittadini e associazioni nel monitoraggio e nella salvaguardia del territorio. “L’aiuto di tutti è preziosissimo, per questo faciliteremo le segnalazioni creando anche un’apposita applicazione per smartphone che grazie al satellite localizzerà immediatamente la discarica segnalata. Quindi favoriremo la pulizia e lo smaltimento di alcuni rifiuti coinvolgendo dei volontari e organizzeremo reportage o mostre per educare al rispetto dell’ambiente.. “Penseremo anche a una maniera concreta per promuovere le pratiche virtuose – Questa esperienza ha dimostrato – se ancora ce n’era bisogno – che non bisogna mai abbassare la guardia, e che il bene pubblico viene difeso solo collaborando”.
Intanto, la task force fra Asm, Polizia municipale e Polizia Provinciale entrata in azione a Prato a gennaio 2013 sta portando a casa grandi risultati. Per saperne di più: Discariche abusive: ispettori ambientali, telecamere e foto-trappole per scovare i furbetti