Un guida turistica di Prato vecchia di 50 anni. E’ la seconda edizione di “Guida di Prato” a cura di Giuseppe Marchini (a cura dell’azienda autonoma di turismo di Prato, edizioni Arnaud Firenze) , che proprio nel 1964 riprese, ampliandola, la prima edizione datata 1955 specificando che, comunque, la prima bozza di guida di Prato è datata 1595 e portava la firma del Cavalier Miniati.
Com’era Prato nel 1964? Non molto diversa da quella del 2014, almeno dal punto di vista di un turista. Se però i monumenti e le opere d’arte rimangono sempre gli stessi, la cosa interessante è il racconto implicito della città che si deduce dalla guida turistica di Marchini: qualche accenno alla demografia, l’elenco veloce delle caratteristiche dell’economia pratese e poi quelli più corposi e dettagliati dei suoi ristoranti, dei suoi cinema, dei suoi alberghi e così via. Un racconto per elenchi e citazioni che per chi c’era, nel 1964 a Prato, sarà un bel tuffo nel passato. Per tutti gli altri invece sarà una fotografia, quella della propria città, nel momento in cui si apprestava a diventare una grande città.
Itinerario
“La visita più affrettata” si legge sulla guida, può limitarsi alla Cattedrale, al Palazzo Pretorio, in cui ha sede la Galleria Comunale, al Castello dell’Imperatore e alla chiesa di Santa Maria delle Carceri, la Palazzo Datini (sede dell’archivio di Stato) e alle chiese di San Francesco e di San Domenico.
Generalità
Seguita da un’ampia descrizione della storia di Prato, la sezione delle “Generalità” racconta in sintesi cos’era Prato nel 1964. Riassumendo: nel Dopoguerra, l’incremento urbanistico e demografico porta Prato al quarto posto tra le città più popolate del centro Italia, dopo Roma, Firenze e Livorno. “Gli abitanti dell’intero Comune sono 121.537 (marzo 1964), ci cui circa 80mila nel solo centro urbano, gli altri suddivisi fra 16 centri sussidiari e 47 nuclei abitati minori”.
E ancora.”I quattro quartieri storici (Inghirami, Giuntalodi, Cicognini, Datini) contano circa 12mila abitanti entro l’esagono fortificato (che costituì l’intera città fino al secondo decennio del secolo e mantiene la consistenza demografica di allora) e oltre 35mila nella loro zona di ampliamento. Una cintura più esterna di nove rioni, antiche borgate in pieno sviluppo e trasformazione supera i 30mila abitanti”. Sono San Martino-Coiano, Ponzano-Mezzana, Grignano, San Paolo-Borgonuovo, Chiesanuova, La Macine, S.Lucia, Narnali, Cafaggio.
Per quanto riguarda l’economia, racconta la guida, “l’industria tessile pratese, che occupa oltre 40mila” persone “e concorre per il 75% all’intera esportazione laniera italiana, produce una gamma estesissima di stoffe”. E poi manifatture di tappeti e le confezioni in serie di indumenti, industrie metalmeccaniche, chimiche, alimentari, del legno, dei refrattari. Anche l’artigianato artistico, “che ha antiche tradizioni, produce intagli e lavori d’ebanisteria, metalli battuti e sbalzati, stoffe e tappeti d’arte tessuti a mano, ceramiche, smalti, ricami.
Tra i luoghi da visitare consigliati fuori Prato, la “Guida di Prato” indica Figline, Montemurlo, Carmignano, Artimino, Calenzano, Vaiano, Usella e Vernio.
Notizie Utili
E’ la sezione più interessante, perché non è altro che un lungo elenco di indirizzi utili, dai ristoranti ai cinema passando per le banche e servizi vari. Utili, appunto, al turista che fosse arrivato a Prato. E’ in questa sezione che ora, nel 2014, si ha per la prima volta l’impressione di trovarsi davanti davvero una città profondamente cambiata, come accade a qualsiasi luogo in un periodo lungo cinquant’anni.
Autoservizi di linea e gran turismo: Cap, Lazzi, S.A.C.A., V.E.T.A.
Autolinee urbane: Castelnuovo (linea 1), La Castellina (linea 1), Tavola-Ponte a Tigliano (linee 2-3), Iolo (linee 2-3), Cafaggio (linee 1-2-3-10), Mezzana (linea 4), La Querce (linea 5), Santa Lucia (linea 6), Narnali – Viaccia (linee 6-12), Casale (linea 7), Figline (linea 7), Villa Fiorita (linee 7-12), S.Maria e San Giorgio a Colonica (linea 10), Galceti (linea 12), S.Ippolito dii Galciana (linea 12).
Circolare destra: linea 8 (Duomo, Borgo Valsugana, Stazione centrale, Duomo, via Zarini, viale Montegrappa, stazione centrale, Duomo).
Circolare sinistra: linea 9 (Duomo, Stazione centrale, viale Montegrappa, via Zarini, Duomo, stazione centrale, Borgo Valsugana, Duomo).
Alberghi
Hotel Flora (cat.II, via Cairoli), Hotel Milano (cat.II, via Tiziano), Albergo Centrale (cat III, via Magnolfi), Albergo Giardino (cat.III, via Magnolfi), Albergo San Marco (cat.III, via Mazzini), Albergo La Toscana (cat.IV, piazza Ciardi), Locanda Paris (via Firenze).
Ristoranti e Trattorie
Baghino (via dell’Accademia), da Francesco (via Cambioni), da Riccardo (via Bologna), Giotto (via Verdi), Il Capriolo (via Roma), Il Fagiano (via Santa Trinita), I Negozianti (via dell’Accademia), Livio (via Guasti). Bartolini (Da Lapo, Piazza Mercatale), Bruno (via Verdi), Casini (via Firenze), Corrado (via Pistoiese), da Bruno (piazza Stazione), Franceschini (via S.Antonio), Ginino (via Rinaldesca), Meoni (da Tonio, Piazza Mercatale), Morini (via Guasti), Pelagatti (il Cantaccio, via Verdi), Rita (via Carradori), San Paolo (via S.Paolo), Sibilio (via Fra Bartolomeo), Silvio (via Ser Lapo Mazzei).
Stampa
Archivio Storico Pratese (via Dante), Giornale del Mattino (piazza Duomo), La Nazione (piazza Duomo), Notizie Nostre (via Ricasoli), Prato – storia e arte (via dell’Accademia).
Cinema
Politeama Pratese, Eden (via Cairoli), Sala Garibaldi (via Garibaldi), Centrale (corso Mazzoni), Corsocinema (Corso Mazzoni), Ariston (via Montalese), Astra (via Traversari), Borsi (via San Fabiano), La Perla (via Ferrucci), Modernissimo (via Nebbiaia, Tavola), Moderno (via Gherardacci, Iolo), Mokambo (via Limberti), San Bartolomeo (via del Carmine), Terrazza Paradiso (via Bologna), Vittoria (via Maiani).
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