Storia di ordinario degrado nel centro storico di Prato. E’ quella che racconta Simone Mangano, che abita nella zona di via San Fabiano, via Di Gherardo e nei giardini di via Curtatone, due strade che si trovano subito all’interno delle mura cittadine e sono collegate ai giardini di via Curtatone da un antico passaggio pedonale. Un “incrocio”, scrive Mangano a Pratosfera, che è “un punto d’accesso per il centro storico di forte passaggio, e questa è l’immagine che dobbiamo dare ai visitatori. Direi che ci facciamo una pessima figura“.

Cosa succede in tra via San Fabiano, via Di Gherardo e i giardini di via Curtatone? Ecco l’elenco dei disagi con cui gli abitanti si ritrovano a dover affrontare:

  • Spacciatori presenti dalla mattina fino a tarda sera
  • Illuminazione assente.
  • Panchine marce nell’area di sgambatura dei cani
  • Le siepi in via di Gherardo non vengono potate da aprile, hanno superato i 2 metri di altezza e sono utilizzate come nascondiglio per le bustine di droga insieme ai cartelli a ridosso della centralina elettrica.
  • Siringhe spesso con l’ago scoperto gettate in terra sia nell’area di sgambatura che vicino ai giochi per i bambini.
  • La pavimentazione nei pressi del varco nelle mura è talmente malridotta da essere pericolosa non solo per anziani e disabili, ma per chiunque passi di lì.
  • Dietro la centralina elettrica, c’è un cantiere edile abbandonato con uno scavo enorme e la gru ancora in sede che essendo esposta alle intemperie da ben 5 anni potrebbe cedere e perdere qualche pezzo sui tetti vicini.

Sono anni ormai che vengono fatte segnalazioni sia sui giornali, sia agli uffici competenti che alle forze dell’ordine, ma ogni giorno diventa sempre peggio prosegue Simone Mangano –  La sera abbiamo paura a fare 50 metri dal parcheggio alla porta di casa. Pensare che basterebbe poco per rendere la zona più tranquilla. Un’illuminazione orientata in modo da illuminare la cortina muraria, l’eliminazione totale della siepe lungo il parcheggio in via di Gherardo e la creazione di una fila di posti auto lungo via Curtone in corrispondenza del filare di alberi, così da aumentare il passaggio degli avventori del centro storico. Noi residenti siamo al limite della sopportazione, sembra di essere in via Cironi“.

Foto: Simone Mangano