Mancano “solo” due mesi e a Carmignano sarà San Michele, la festa in cui i quattro rioni ogni anno si sfidano a suon di teatro in strada, spettacoli per realizzare i quali i carmignanesi lavorano duramente per mesi. Una sfida all’ultima scenografia, che termina sempre e solo quando – al termine delle tre serate – il caporione alza al cielo l’impagabile trofeo, un’opera d’arte che cambia di volta in volta. Quest’anno a pensarla e crearla è stato l’artista locale Fulvio Taccini, che ha realizzato una stele in legno raffigurante il santo patrono. A ingaggiarlo, la Venerabile Confraternita della Misericordia di Carmignano che ha voluto donarla alla Festa più amata del territorio mediceo quale simbolo della pluriennale collaborazione. Un gesto che arriva, inoltre, in un momento storico per l’associazione: il 20 settembre prossimo, ossia all’inizio della settimana di eventi che precedono i festeggiamenti – previsti dal 27 al 29 settembre – verrà inaugurata la nuova splendida sede sociale, una grande struttura ai piedi di via Pontormo, che ospiterà anche ambulatori specialistici e un asilo nido, il primo del capoluogo mediceo. Momento unico e molto importante per tutti.
L’opera. Si tratta di una stele in legno con preparazione in gesso, stucco, foglie oro e pittura ad olio dal titolo “L(’)oro di Carmignano”. È una realizzazione composita, raffigurante da un lato il patrono di Carmignano, San Michele Arcangelo, nella veste di Comandante dell’armata celeste del Signore in lotta con il maligno con in mano l’ago della bilancia e la spada poggiata sul cuore. Dall’altro lato è raffigurato un tributo ai quattro rioni. La spartizione della raffigurazione segue le linee della croce della Misericordia, ma a dominare sono il bianco, il celeste, il giallo e il verde, ossia i colori delle contrade, che si mischiano contaminandosi l’uno con l’altro.
I commenti. “I rioni rappresentano l’insieme del paese– ha commentato Taccini spiegando l’intento che soggiace alla scelta stilistica –, ogni rione contiene anche gli altri tre. Insieme rappresentano la forza l’uno dell’altro”. L’opera è una sintesi della tradizione popolare e religiosa di Carmignano.
“La Festa di San Michele fa venire alla mente sentimenti, ricordi e tradizioni – ha commentato il Presidente della Misericordia di Carmignano, Sergio Pagliai – che ci accompagnano nella nostra vita, che ci spingono a onorare le nostre origini e soprattutto rappresentano una proficua occasione per riscoprire il senso civico di appartenenza. Queste giornate siano indispensabili per rafforzare il rapporto con le nostre tradizioni e per rinsaldare sempre di più l’amore per il nostro Patrono”.
Il Giallo. Dunque non resta che iniziare il conto alla rovescia e augurare buon lavoro ai quattro rioni, sperando che tutti possano lavorare ad armi pari e con pari slancio. Si è acuita in questi giorni, infatti, la questione – che ormai si trascina da anni – del rione del Leone, il rione Giallo, con l’amministrazione comunale. Il nocciolo del contendere è la sede della sartoria, visto che il Giallo è da sempre costretto a migrare di stanza in stanza in cerca di un posto definitivo in cui mettere radici. La buona nuova è che finalmente questa agognata sede ci sarà: è la ex scuola di Colle dove già ha la sede l’associazione Gruppo Storico, la cattiva è che una situazione trascinata per mesi ha creato screzi e qualche malumore nella contrada che si spera passerà presto senza conseguenze, grazie all’arrivo dell’emozionante adrenalina settembrina che nessuno, fuorché i carmignanesi, potrà mai capire.