La procura di Prato ha depositato al giudice per le indagini preliminari la richiesta di rinvio a giudizio per l’ex sindaco di Prato Roberto Cenni (centrodestra) nell’ambito dell’inchiesta sul fallimento dell’azienda di abbigliamento da lui fondata, la ‘Sasch’.
Per Cenni, attualmente consigliere comunale di opposizione, è stato chiesto il processo in ordine a numerosi presunti reati fiscali, tra cui spiccano le accuse di ‘bancarotta fraudolenta impropria’ e ‘truffa aggravata’ nei confronti delle numerose banche a cui l’azienda aveva chiesto prestiti milionari. Assieme all’ex sindaco è stato chiesto il rinvio a giudizio per altri sedici indagati: persone che hanno ricoperto a vario titolo – dal 2007 al 2010 – ruoli di responsabilità all’interno dell’azienda e delle numerose società del gruppo.
Tra questi c’è anche il figlio dell’ex sindaco, Giacomo Cenni, che – qualora il giudice decidesse che il processo si deve svolgere – dovrà rispondere di molte delle stesse accuse che vengono rivolte al padre. Il danno patrimoniale della “Sasch”, azienda nota anche per essere stata tra i principali sponsor del concorso ‘Miss Italia’, ammonterebbe ad una cifra che oscilla tra i 53 ed i 92 milioni di euro. L’ipotesi della procura di Prato è che attraverso “artifici contabili” Roberto Cenni nascondesse – in concorso con gli altri proprietari e amministratori della Sasch – la situazione fallimentare delle numerose società che lui stesso gestiva.