L’incontro all’ex Chiesina di San Giovanni fra il sindaco Matteo Biffoni e il leader degli Afterhours Manuel Agnelli organizzato da Pratosfera ha avuto sicuramente molti momenti interessanti, ma il più alto e costruttivo è stato senza dubbio uno: quando il primo cittadino di Prato si è impegnato con un entusiasmo tangibile ad appoggiare il rocker nella sua idea di incrementare un movimento che riesca a portare in Parlamento una proposta di legge capace di legittimare il ruolo dell’artista e di snellire la burocrazia per coloro che organizzano gli eventi culturali.
“C’è tanta fame di spazi per fare cultura in Italia – ha ribadito il sindaco – e ovunque in Italia ci sono angoli meravigliosi da adibire a eventi artistici, il problema è che la politica non dà gli strumenti per riuscirci. Eppure, sono convinto che andrebbero dati. In particolare va sostenuto chi vuol far nascere belle realtà in luoghi disastrati, perché è la maniera migliore per recuperarli. E l’esempio fatto da Manuel del quartiere newyorkese di Williamsburg parla chiaro”.
Il leader degli Afterhours ha infatti raccontato come fino a pochi anni fa questa zona della Grande Mela fosse un’area industriale poco conosciuta e malfamata, e come grazie all’apertura mentale degli amministratori e alla voglia di fare degli artisti sia adesso una vera attrattiva per i turisti, ma anche per i newyorkesi stessi. I locali e negozi alternativi nascono a perdita d’occhio, tanto che si respira l’atmosfera di un’altra City rispetto a quella classica, stressata e commerciale. Vecchi capannoni dismessi sono diventati pub, locali, gallerie per installazioni contemporanee, negozi vintage, ristoranti alla moda, supermercati bio, laboratori artigianali e bistrò dal sapore antico. Williamsburg è un angolo in cui gli abitanti, molti giovani e artisti, provano a respingere il conformismo e la globalizzazione.
“Questo dimostra – ha quindi aggiunto Agnelli – che dove arriva la cultura in modo intelligente il crimine viene sconfitto e le zone si rivalutano. Non solo: il tutto paga anche da un punto di vista economico e di indotto lavorativo. La creatività ha un valore. E questo miracolo di Williamsburg è stato possibile grazie alle agevolazioni che l’amministrazione ha concesso a chi voleva scommettere su questa zona. Per alcuni mesi ha sgravato l’investitore in ogni modo per dargli la possibilità di decollare poi, una volta trascorso quel tempo prestabilito e decollata l’attività, il nuovo negozio bio o la nuova scuola di teatro ha iniziato a pagare regolarmente e a rientrare nelle regole standard”. Per riuscire a seguire questa strada anche in altri angoli d’Italia c’è bisogno di una stretta “collaborazione fra la base, i creativi, e le istituzioni – aggiunge -. Servono tavoli per discutere una carta delle attività performative che poi dovrà diventare una seria e articolata proposta di legge. Per farlo però dobbiamo prima riuscire a creare una rete pilota di amministratori locali che attuino progetti all’avanguardia in modo da creare esempi concreti di quello che può fare la cultura se aiutata, incentivata e sostenuta in toto”. Un’iniziativa che ha fatto brillare gli occhi a Biffoni: “Sono disponibile. Certo dobbiamo procurarci gli strumenti. Non sarà facile. Magari qui riusciremo ad agevolare gli operatori di cultura per due, tre mesi, ma ci proveremo. Io sosterrò questa iniziativa. Prato ci sta”.
Felice di sentirlo, Agnelli ha precisato che si dovrà lavorare molto per arrivare ad avere leggi specifiche sul mondo dell’arte in senso lato. Ci saranno da rivedere le leggi sulla sicurezza, sui diritti, sui compensi, sulle regole che per ideare e organizzare gli eventi. Insomma, il lavoro è tanto, la strada è lunga, ma le intenzioni sono ottime e la voglia di fare immensa. Sarà dunque solo questione di tempo. Buon lavoro!
Della serata è stato realizzato uno streaming video che è seguito da molte persone. Nei prossimi giorni su youtube sarà possibile riguardare per intero l’incontro.