Sono giovani, entusiasti ed emozionati i ragazzi dell’Alp (Associazione di promozione sociale assemblea libertà e partecipazione) nell’annunciare la partenza del Front Office della Giovanisì Factory Prato 1, un progetto complesso e divertente che promette eventi e attività di partecipazione, inclusione sociale, cittadinanza attiva e aggregazione sociale con un unico e solo scopo: avvicinare i ragazzi fra i 20 e i 35 anni all’iniziativa regionale Giovanisì e aiutarli, così, a costruire prospettive per un altro futuro possibile.
È con sorrisi spontanei e un’impazienza brulicante – tipica di chi sta realizzando un progetto in cui crede – che i referenti ci accolgono nella sede destinata ad accogliere il cuore pulsante dell’iniziativa: il Terminale, spazio storicamente adibito alla cultura alternativa pratese, unico cinema d’essai rimasto e da sempre fucina di idee e sogni. “Uno spazio che vogliamo recuperare e far conoscere anche alle nuove generazioni”, precisa Lorenzo Chiani, il presidente di questa Alp. Ed è con orgoglio che spiegano come tutto questo sia ora possibile grazie alla vittoria di un bando sperimentale che la Regione ha lanciato e alla quale hanno partecipato tantissime associazioni toscane. “Ci siamo aggiudicati 20mila euro per il progetto più altri 5mila perché siamo l’associazione capofila e ci tengo a dire che tutto questo è stato possibile grazie alla comunione di intenti di tutti i partner che hanno accettato di imbarcarsi con noi in questa avventura”, sottolinea il presidente soddisfatto e solare. Si tratta di trenta realtà culturali espressione del pullulante universo pratese destinato a chi ha voglia di divertirsi: associazioni teatrali, di comunicazione, di sport, musica, tutte intenzionate a mettere tempo ed energie nel creare eventi ad hoc che diano vita a una movida non fine a se stessa.
“Vogliamo realizzare situazioni e attività originali e divertenti, che attirino ragazzi di ogni età dando loro anche la possibilità di ricevere informazioni importanti per risolvere i loro più impellenti problemi. Penso al lavoro, alla casa, alla formazione, al fare impresa – precisa Chiani -. Saremo sempre pronti a orientarli e indirizzarli al meglio. Parteciperemo anche ad eventi culturali già assodati, che in questo modo diventeranno occasioni d’oro per i loro sogni”. Questa factory (e quella che verrà inaugurata allo Spazio Giovani Comeana dalla Coop Pane e Rose, altra associazione virtuosa pratese che si è aggiudicata il progetto nonostante la Toscana avesse previsto solo un vincitore per provincia) è autorizzata a dare solo informazioni essenziali di primo livello e a indirizzare gli interessati ai vari info-point di Giovanisì già sparsi sul territorio. “Ci tengo a precisarlo. La Regione vuole evitare che vengano diffuse notizie imprecise e per questo noi potenzieremo i canali informativi di questa lodevole iniziativa toscana mantenendoci però nei ranghi. Daremo un’infarinatura che verrà poi approfondita nelle sedi istituzionali”. Concetto che viene precisato anche da Francesco Fantauzzi, referente per la provincia pratese di Giovanisì: “I punti informativi istituzionali sono in piazza del Comune a Vernio e in piazza dei Macelli a Prato, ma le Factory serviranno a rafforzare sensibilmente l’azione di comunicazione del progetto, a veicolare le informazioni. Non dimentichiamo che si tratta di un progetto molto ambizioso, che ha visto la Regione investire 100 milioni di euro in tre anni per andare a sostenere quella che è stata considerata la fascia più bisognosa”.
A presiedere il front-office fisso della Factory Prato I aperta al Terminale sarà Lavinia Villoresi, mentre a darci un’idea di quelli che saranno i primi eventi in programma di Alp and Partners è Simone Mossa, una delle anime più eclettiche di Alp. “Abbiamo in mente concerti, eventi nei giardini della Passerella, riproporremo il nostro immancabile 25 aprile con Bomba Libera Tutti e in particolare lanceremo appuntamenti che uniscano documentari e musica – spiega Simone – I format che useremo saranno quelli nuovi e vincenti che piacciono mondo al mondo giovane”.
Quindi abbracci e pacche sulle spalle fra le giovani menti di Alp e “l’istituzionale” Fantauzzi e tutti insieme per la foto di rito. A noi non rimane che complimentarci con questa associazione che pensa e fa, semina e raccoglie e che si è da poco aggiudicata anche il finanziamento del progetto “Festival dell’intercultura e della creatività giovanile – Gli spazi scordati di Prato” per il quale la Regione Toscana darà loro 3333,33 euro.