Una parentesi acustica, un libro e pure un premiatissimo documentario per la BBC in cui ha ripercorso la tormentata vita del padre, il fisico quantistico Hugh Everett III. Adesso, per Mark Oliver Everett, anima e leader degli Eels, è tempo di rimettere mano alla band, gioiellino della scena indie a stelle e strisce che da quasi venti anni scivola tra indie-rock e folk, alt-country e jazz fusion.
Giovedì 17 luglio al Teatro Romano di Fiesole – ore 21,30, biglietti 30/40 euro, prevendite Box Office e Ticket One – va in scena la prima delle due date che lo riportano in Italia, a poco più di un anno dal pienone all’Alcatraz di Milano.
In primo piano il nuovo album “The Cautionary Tales of Mark Oliver Everett”, undicesimo full-length per Mr. E, descritto dalla critica come “la testimonianza straordinariamente vivida e intima di una battaglia personale”.
“E’ un disco ispirato a qualcosa che ho passato – spiega lo stesso artista – qualcuno che ho perso per una scelta di cui poi mi sono pentito. Finché non mi sono reso conto del mio ruolo in questo non ho capito che stavo iniziando ad andare verso qualcosa di utile. L’esperienza mi ha trasformato. Questa è la versione musicale di quell’esperienza. Spero che possa essere un esempio per altre persone, che possano imparare dai miei errori”.
In attività dal 1996, 11 album all’attivo, quella degli Eels è una storia in continuo divenire che ruota intorno alla non facile vita di Mark Everett, cresciuto in una famiglia segnata da malattie e suicidi. Incasellata nel calderone “indie”, la band ha in realtà un ampio spettro sonoro, in cui è facile scorgere levigate basi lo-fi e folk, ma anche schegge grunge e divagazioni hip hop. Un sound intimista e lontano dalle mode che arriva dritto al cuore.
Grande è il seguito del gruppo in Europa, a cominciare dal Brit Award conquistato a sorpresa nel 1996, con quella meraviglia di album chiamato “Beautiful Freak”. Al genio elegiaco di Mr E. deve qualcosa anche Hollywood: “Shrek”, “American Beauty”, “Road Trip”, “Hell Boy II” e “Yes Man” sono solo alcuni film che hanno attinto dalle sue musiche per le colonne sonore.