Quando si pensa ad un blocco del traffico, si pensa subito a striscioni, cartelli e slogan scanditi in mezzo alla carreggiata così come ci raccontano da sempre le cronache di mezzo mondo. E invece Prato è riuscita ad essere originale anche in questo, quando oggi pomeriggio un nutrito gruppo di abitanti di via Santa Margherita ha dimostrato che per mandare in tilt il traffico del centro storico basta rimanere fermi sui entrambi i marciapiedi parlando del più e del meno per qualche minuto.
Via Santa Margherita, cinquanta metri in linea d’aria dal Duomo di Prato, è insomma la prima strada al mondo in cui rimanendo fermi sul marciapiede si blocca il traffico. In attesa che arrivi il Guinness dei Primati a sancire un tale primato, i residenti spiegano le loro ragioni. “Siamo qui per dimostrare che rimanendo fermi sul marciapiede, gli autobus non riescono a passare e che la situazione è ormai da tempo insostenibile” spiega Gianni Pedrizzetti, uno dei residenti sceso sul marciapiede.
E la scena, per chi si fosse trovato a passare di lì in quei momenti, avrebbe sicuramente attirato l’attenzione, aumentando di fatto, come successo, il numero di persone ferme sul marciapiede.
Dal Canto alle Tre Gore spunta il muso giallo della Lam, da via San Giorgio scende il bus azzurro della Cap. Con le persone ferme a discutere sul marciapiede, nessuno dei due riesce a passare perché per farlo, almeno il muso quando non è una ruota, sul marciapiede ce la deve mettere. E’ una delle tante ridicole contraddizioni che hanno come protagonista questa strada. I residenti, tranquilli, accolgono polizia municipale e carabinieri come se nulla fosse: “Noi siamo sul marciapiede – dicono – non stiamo facendo nulla di male”.
La verità è che la strada dove una volta sorgeva il convento che ospitò Filippo Lippi, adesso è uno stretto budello d’asfalto dove passano centinaia di autobus al giorno. “Dopo la chiusura al traffico di via dei Tintori, i marciapiedi sono stati abbassati per permettere agli autobus di passare” raccontano con rabbia i residenti fermi sul marciapiede “Abbiamo diritto alla nostra salute e qui non si respira più”. Vogliono che la polizia municipale metta a verbale che il traffico è bloccato perché loro sono fermi lì, sul marciapiede a parlare. La municipale nicchia.
Negli anni scorsi, gli abitanti di Santa Margherita hanno cercato ascolto con un paio di esposti: si faceva presente la situazione intollerabile in cui erano costretti a vivere tutti i giorni a causa del traffico, dello smog e dello spaccio. Qualcuno ha ascoltato, ma poi non è successo niente.
Lentamente, molto lentamente, dopo una lunga manovra e dopo l’arrivo dalla sede di piazza Duomo di qualcuno che lo aiutasse, l’autista del primo autobus riesce a non salire sul marciapiede e a proseguire per piazza Mercatale. A salutarlo con urla e applausi, sfottendolo un poco, ci sono gli altri abitanti della strada, una parte della comunità nigeriana della strada che staziona tutto il giorno a metà via. “Questi smerciano droga come borotalco -racconta una signora ferma sul marciapiede – hai voglia a chiamare i vigili e la polizia: passano, come passano tutti i giorni, e poi proseguono senza fare mai niente. Non ne possiamo più e guardate un po’ – prosegue additando – adesso non c’è più nessuno”.
Se venite in centro a Prato e magari passate da via Santa Margherita, ricordatevi di non fermarvi sul marciapiede. Rischiereste di bloccare il traffico della ridicola viabilità che da anni vige in centro storico.