“Qui è tutto in vendita: anche la poltrona dove siedi, il tavolo ed il piatto dove mangi”. Sullorlodeltracollo è una nuova formula di esercizio che si trova in centro a Prato, in via del Serraglio 36, nel grande fondo dove fino all’anno scorso c’era il negozio di scarpe Piumi: un mix tra negozio di mobili vintage e un drink bar. Il nuovo locale di Alessandro Abeti ha aperto effettivamente ad ottobre, ma soltanto da un mese ha avuto il permesso per la somministrazione di bevande e cibo.

“Il progetto che avevo in testa era questo – racconta il titolare – non ci sono state modifiche in corso d’opera: abbiamo dovuto attendere un po’ di più per avere i permessi per poter dare da bere. All’inizio, anche per farci conoscere, avevamo una scelta di materiale vintage e di recupero che andava dal vestiario, all’arredo, ma con l’apertura del bancone del bar abbiamo lasciato in vendita soltanto mobili, sedie, tavoli, lampade e cose del genere”.

All’interno dell’ampio fondo, arricchito da un meraviglioso cortile è possibile bere vino, birra e mangiare taglieri di affettati, panini, piatti freddi a prezzi abbordabili.

Ed è veramente tutto in vendita: “diciamo che se un cliente volesse acquistare una sedia nel momento in cui ci è seduto a bere un altro, dovrebbe aspettare o ripassare. Questo è l’unico disguido che può verificarsi, per il resto si può acquistare qualsiasi cosa” commenta Abeti.

Sullorlodeltracollo è un marchio registrato che aprirà a breve un “gemello” a Colle Val D’Elsa: “io vengo dal mondo dell’abbigliamento, con la crisi mi sono spostato su quella che è sempre stata la mia passione, il cibo ed i mobili”.

La questione del vicinato. Sullorlodeltracollo è stato protagonista anche dell’incontro sulla movida a Prato organizzato qualche sera fa. Qualche residente di via del Serraglio si è infatti lamentato della confusione proveniente dal locale. “Organizzo iniziative per portare un po’ di movimento nella strada – ammette Abeti -, l’ho fatto l’estate scorsa durante i giovedì di luglio, farò lo stesso quest’anno. La convivenza non è facile: ho già chiuso un locale al mare per il solito motivo. Anche solo venti persone ai tavoli che parlano ad un volume normale fanno il rumore di uno stereo però, cercherò di farci attenzione per il rispetto del vicinato, come già faccio, per esempio staccando la musica a mezzanotte. Ci vorrebbe però un po’ più di pazienza dall’altra parte”.

Primavera 2015: sull’orlo del tracollo si è spostato in via Pomeria.