Ancora un passo falso per la Seleçao, Neymar e compagni non sono riusciti ad andare oltre uno 0 a 0 contro il Messico, dimostrando in questo modo come le critiche nella partita contro la Croazia non erano esagerazioni, e di contro come l’exploit dei messicani contro il Camerun non sia stato casuale.
La falsariga dei brasiliani è la stessa della partita d’esordio contro la Croazia, ma con tre differenze sostanziali: Neymar (comunque il migliore dei suoi) sotto tono (non ha giovato il cambio di look), l’arbitro che non ha concesso regali e soprattutto dall’altra parte un portiere in forma come Ochoa che sale di diritto nel ruolo di protagonista della giornata.
Giornata che si è aperta con la vittoria prevedibile alla vigilia, ma meno scontata sul campo, del Belgio sull’Algeria per 2 a 1, dopo la sorprendente vittoria degli Usa sul Ghana sempre per 2 a 1 (nell’amichevole pre-mondiale era finita 4 a 0 per gli africani) e il primo 0 a 0, anch’esso clamoroso tra Iran e Nigeria. Nessuno avrebbe mai pensato che la seconda partita a finire a reti inviolate sarebbe stata proprio quella dei verde oro contro i meno quotati messicani.
Questo perché nessuno aveva fatto i conti con Guillermo detto Memo Ochoa: una storia che merita di essere raccontata. Portiere che sembrava essere in calo dopo il biennio d’oro 2006-2007 quando in un colpo solo vince la Coppa dei Campioni del Centroamerica, ed entra nella classifica del Pallone d’Oro 2007, conquistando nello stesso anno la maglia da titolare della nazionale a scapito di Jesus Corona.
Su di lui mettono gli occhi i grandi club europei ma non se ne fa nulla e al simpatico portiere messicano tocca una soluzione assolutamente di ripiego come l’Ajaccio, dove si trasferisce nel 2011. Questo anche perché durante la Concaf Gold Cup del 2011 resta coinvolto in uno scandalo doping che colpisce altri quattro calciatori della nazionale messicana. Clenbuterolo, la sostanza riscontrata.
I calciatori si giustificano dicendo di aver assunto la sostanza in buonafede, tesi confermata del ministero dell’agricoltura Messicano che dichiarerà un effettivo aumento di questa sostanza riscontrato nelle carni di pollo e di bovino in commercio nel paese. (Leggi precedente articolo su “sesso e mondiali”). Allo clenbuterolo in realtà si aggiungono anche orge e festini, ma viene ugualmente concessa una linea soft. “Memo”, perde comunque il posto da titolare in nazionale a favore di Jesus Corona (un nome che è tutto un programma) col quale è rimasto in ballottaggio.
Il ct Herrera lo ha riproposto titolare e per non saper né leggere né scrivere ha proibito sesso, alcool e carne bovina nel ritiro messicano.
Contro il Brasile Memo ha sciorinato almeno tre parate decisive che gli sono valse il titolo di migliore giocatore in campo, e l’accostamento al Napoli da parte dei commentatori italiani nel dopo partita. In realtà sulle sue tracce è da tempo il Milan.
Curiosità a margine: Ochoa debuttò in nazionale proprio contro il Brasile in una partita vinta dal Messico per 2 a 0 nella gara di esordio della Coppa America 2007.
Foto: maidirecalcio