Prima di tutto bisogna procurarsi la materia prima, ovvero una o due Trote, dipende dalla misura del pesce e dal numero dei commensali, io giudicherei circa metà trota per commensale. Se avete in famiglia un pescatore e avete l’abitudine di surgelare qualche esemplare dalle giuste dimensioni, beati voi, potrete sicuramente usare delle Fario o delle Marmorate pescate in torrenti del nord e profumate di timo. Altrimenti bisogna accontentarsi di quello che si trova in commercio, vale a dire l’Iridea e la Salmonata, che non sono male, sono d’allevamento, e vale la stessa regola che conoscete per il pollame.
Una volta squamate ed eviscerate alle Trote dovrete togliere anche le teste che messe in un pentolino con acqua e qualche verdura per odore, (sale, qualche grano di pepe, sedano, prezzemolo, cipolla… ) otterrete “il Fumetto” per cuocere il riso. Le trote vanno poi farcite con un trito grossolano di cipolla, aglio, prezzemolo e timo, se il timo lo avete fresco è meglio, altrimenti va bene anche essiccato. Si mettono i pesci in una teglia con dell’olio, sale e pepe e si cuoce in forno per circa mezzora, un quarto d’ora per lato. Nel frattempo si scioglie un poco di burro in una padella e si aggiunge il riso per fare la tostatura, e si continua la cottura del riso, per un quarto d’ora, in padella, aggiungendo via-via il nostro brodo di pesce. Levare poi il pesce dalla teglia che avevamo in forno e tenerlo da parte su un vassoio, versare nella stessa teglia dove c’è il fondo di cottura del pesce un bicchiere di vino bianco e il riso che abbiamo in padella, rimettiamo la teglia con il riso in forno per finire la cottura, se occorre con altro fumetto. Assaggiando sia per la consistenza dei chicchi sia per aggiustare di sale. Intanto puliamo dalle spine le trote già cotte, e quando è cotto anche il riso ci versiamo il pesce pulito e il suo ripieno di erbe profumate, mescoliamo per amalgamare il tutto e serviamo caldissimo. Mentre freddissimo deve essere il vino bianco che avete scelto per accompagnare il piatto.
Lorena.
(foto: trentinowellnessblog.it)