Panzanella… che cosa ci sarà mai da dire di un piatto così semplice!
Ed invece proprio la sua fama di semplicità può dar adito a un “tirar via” che produrrà una panzanella povera e scondita, scipita!
Prima fra tutte la scelta del pane da ammollare, non tutti sono adatti, ci vuole un pane sodo e compatto, come la nostra Bozza Pratese, meglio se cotto a legna, meglio se raffermo, se ammollate un pane qualsiasi potreste ritrovarvi una colla adatta solo per manifesti murali. Una volta ammollato va strizzato benissimo fino a sbriciolarlo, più riuscite a renderlo asciutto meglio risulterà la ricetta. Poi io sono per mettere solo gli ingredienti canonici, pomodori abbastanza maturi, di consistenza dura, croccante e saporita, come i Marinda o il Verde Oblungo, o altri tipi di vostro gusto, ma ricordate che non devono essere troppo acquosi o molli. Il Cetriolo, io preferisco il Lungo Olandese, è meno amaro, ha una buccia più sottile che possiamo decidere di non togliere ed è più digeribile. La Cipolla, Rossa di Tropea oppure la Bianca Dolce, solo fresche! . Il Sedano Verde, che ha un sapore più deciso, usando solo le parti più tenere. Il Basilico, fondamentale per aiutare la digestione e il gonfiore intestinale che può dare la cipolla.
Tutti questi ingredienti si possono fare a piccoli pezzi in modo d’avere un’uniformità con il pane sbriciolato, oppure a pezzi più grandi, spicchi, anelli… per avere il piacere di assaporare singolarmente ogni ingrediente.
Ci sono poi tantissime altre varianti… con Tonno, Uova sode, Olive…
Ma la cosa più importante è il Condimento, Olio Extravergine d’Oliva, sale e pepe, senza lesinare, la cosa bella è che si può assaggiare in corso d’opera e aggiustare! Se dovete condire un grosso quantitativo per un miglior risultato vi consiglio da farlo in più recipienti da unire successivamente.
Riporla poi in frigo prima di servire perché è più buona fresca!
E se volete portarla in tavola accolta dallo stupore dei commensali… prendete una grossa pagnotta, tagliate la parte superiore, a calotta, come se fosse un coperchio e vuotate la parte inferiore della pagnotta dalla mollica, come fosse una pentola, (potete usare la stessa mollica per realizzare la panzanella), e all’ultimo momento prima di servirla vuotateci dentro la panzanella fresca, coprite con il coperchio di pane dove potete mettere un ciuffo di sedano fermato con dello spago o con degli stuzzicadenti a mo’ di manico, fa molta coreografia!
Penso di aver detto tutto e di esserne stata all’altezza, dato che testimonianze orali raccontavano che il mio bisnonno Giacinto la preparò addirittura a Garibaldi, incontrato di passaggio sulla Via Cassia tra Viterbo e Roma.
Lorena