Mercoledì 21
Capanno Blackout: NonostanteClizia+Bonnie&Malapazza
I NonostanteClizia mischiano con stile sarcasmo, libri e una buona dose di “questi qui sanno suonare” che non dispiace mai. I Bonnie&Malapazza invece sono un po’ più seriosi e un pelo più elettronici.
Giovedì 22
Wallace pub: Rock jam con Mario Assennato
Il chitarrista dei Killer Queen approda dal vivo a Prato e si unisce alla banda del Wallace per la consueta jammata del giovedì e, se avete un qualche strumentino a casa (e magari sapete pure suonarlo) potrete unirvi anche voi. La lista dei pezzi da suonare è qui. Le birre, invece, sono al bancone.
Venerdì 23
ControSenso: Dracula Lewis
Serata conclusiva per la stagione del ControSenso! Dracula Lewis porta sul palco tutta la sua elettronica lo-fi, con una buona dose di cattiveria, suonini spaziali alla Star Wars e voce vagamente inquietante. Merita. A seguire, millemila dj dal vivo per farvi ballare finchè non vi cadranno i calcagni.
Exenzia: Nanowar of Steel
I Nanowar sono ormai leggendari. Hanno parrucche splendide, sono fatti di “vero acciaio, nichel ed altri minerali” ed hanno all’attivo pezzi come Giorgio Mastrota, Master of pizza e RAPsody che, a modesto parere di chi scrive, sono capolavori. Per chi vuole morire dal ridere ascoltando gente che sa suonare sul serio.
No Cage: Skiantos+Tossic+Menstruophagist
La morte di Freak Antoni non ha fermato gli Skiantos: se vogliono suonare, suonano. Questi eroi del rock demenziale divideranno il palco coi pisani Tossic, che aggiungono demenzialità al metal dal lontano 1986, e coi Menstruophagist, grind demenziale “coccoloso e sensibile”.
Nuovo Camarillo: Pagliaccio
Le influenze di questi It tendenti alla psicoanalisi vanno da Piero Ciampi agli Slayer. Cantano in italiano, raccontano un sacco di cose. Urlano poco, ma fanno casino lo stesso.
Sabato 24
Capanno Blackout: Majakovich
Hanno aperto per Afterhours, Zen Circus, Bud Spencer Blues Explosion. Hanno un tour per le mani con un nome bellissimo: “Il primo disco era meglio”. Il loro ultimo video, “La verità (è che non la vuoi)” è in auteprima sul sito di Rolling Stone. Dice che provino a imparare l’inglese. Hanno tanto stile. Dal vivo, fanno abbastanza rumore. Sono caustici quanto basta. Vogliategli bene.