MERCOLEDI’ 14
Capanno Blackout: Les Spritz+Jealousy Mountain Duo
Serata campale per la Scratch records, e serata rumorosa e interessante per chi accaperà al Capanno: i Les Spritz portano il loro noise nevrotico da Messina, i Jealousy Mountain Duo sono degli splendidi pazzi che riescono a unire jazz e un casino mostruoso senza fare troiai, che non è facile.
Prato a tutta birra: Porto Flamingo
Prato a tutta birra (piazza del Mercato nuovo) apre i battenti con una delle realtà folk più affermate in territorio pratese: i Porto Flamingo vi faranno saltellare come pochi altri. Occhio a non rovesciare i bicchieri.
GIOVEDI’ 15
Prato a tutta birra: Rino Gaetano band
Chi fosse appassionato di Rino Gaetano e avesse scelto il decennio sbagliato per essere messo al mondo si può rifare in piazza del Mercato Nuovo giovedì prossimo. Meglio che nulla.
VENERDI’ 16
ControSenso: Lume
Il venerdì del ControSenso è una serata della Madonna, tanto per essere chiari. I Lume sono il gruppo di Franz Valente, la macchina da guerra che sta dietro la batteria del Teatro degli orrori, anche se in questo caso la guerra lascia spazio a atmosfere più alternative e rarefatte. Poi, tanto per dire, c’è Luca Ferrari dei Verdena a fare il dj.
Camarillo: Mooval
Elettronica al Camarillo, ma elettronica strana condita di chill out, glitch, bombe oniriche e qualche sprazzo di lucidità. Quanto basta per raggiungere il bancone, almeno.
Wallace pub: Vitriol
Al Wallace arriva un treno carico carico di…progressive metal da Bologna. I Vitriol stanno promuovendo il loro ultimo album, Into the silence i sink, in giro per mezza Europa. E noi chi siamo per non andare?
Prato a tutta birra: Modena City Ramblers
Ormai leggendari nel panorama folk italiano, i MCR portano politica, saltelli, cornamuse, violini, chitarre e storie del nostro paese sul palco da decenni. Gratis alla festa della birra.
No cage: Kenny muore sempre+Estromaldestro
I pratesi Kenny muore sempre sono eredi di quel punk sarcastico che fa sempre tanto bene, suonato a modo, veloce e con cattiveria. Gli Estromaldestro vi delizieranno col loro rockabilly. Buffet vegano, prima.
SABATO 17
Capanno Blackout: Drop Circles+Dangerego
Ai Drop Circles piacciono i Tool, i Pearl Jam, i Soundgarden, gli Alice In Chains eccetera, e si autodefiniscono alternative grunge, riservandosi comunque, e giustamente, il diritto di spaziare un po’ dove gli pare. I Dangerego puntano all’hard rock come mine vaganti, gironzolando fra stones e psichedelia. Pare che le casse del Capanno rimbalzeranno un po’.
P.s. il batterista dei Drop Circles ha un soprannome bellissimo. Gandalf.
ControSenso: Macelleria mobile di mezzanotte
Fino alla prima metà del ‘900, a New York, si aggirava un fotografo di cronaca nottambulo di nome Wegee, obbligato dal suo giornale a lavorare sono di notte perché si rifiutava di indossare la cravatta. Fosse stata attiva in quel periodo, la Macelleria mobile di mezzanotte sarebbe stata il suo soggetto preferito: swing noir, elettronica buia e strade fumose non esattamente raccomandabili.
Prato a tutta birra: Giuliano Palma
L’uomo con gli occhiali da sole approda a Prato per la festa della birra, con fiati, ska vecchio stile, soul, e i Bluebeaters. E’ dal 1988 che, prima coi Casino Royale e poi da solo, girella per la penisola. E nessuno è mai riuscito a fregargli il soprannome The King. Fra l’altro, era il chitarrista degli Orda, gruppo in cui cantava Stiv Valli.
No Cage: Autumn leaves fall in+Buioingola+Nudist
Post rock da Firenze per gli Autumn leaves fall in, sludge, black metal e un pizzico di industrial da mezza Toscana e Liguria per i Buioingola, power trio cattivo,noise e anche un po’ doom da Firenze per i Nudist.
DOMENICA 18
Prato a tutta birra: The blues n’roll band
A questi ragazzi i Blues Brothers piacciono da morire. E anche gli Zeppelin. E i Beatles. E il casino. E la gente che balla. E la birra.
P.s. I concerti di Prato a tutta birra iniziano prestino, non arrivate a mezzanotte e mezza.