12 dicembre 1969 – “La strage di piazza Fontana fu conseguenza di un grave attentato terroristico compiuto il 12 dicembre 1969 nel centro di Milano. Viene da molti ritenuta, convenzionalmente, l’inizio del periodo passato alla storia in Italia come strategia della tensione. […] L’esplosione avvenne il 12 dicembre 1969 alle ore 16:37[3]: una bomba scoppiò nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura in piazza Fontana a Milano, uccidendo diciassette persone (quattordici sul colpo) e ferendone altre ottantotto”. (Wikipedia)
22 luglio 1970 – “Con strage di Gioia Tauro si indica comunemente la conseguenza del procurato deragliamento al treno direttissimo Palermo-Torino (detto treno del Sole) del 22 luglio del 1970, avvenuto a poche centinaia di metri dalla stazione di Gioia Tauro. Le cause non vennero mai accertate ma nelle conclusioni della relazione del giudice istruttore del tribunale di Palmi si legge che l’attentato dinamitardo sia l’ipotesi più probabile. […]Il bilancio finale della tragedia fu di 6 morti e più di settanta feriti, di cui molti in gravissime condizioni”. (Wikipedia)
31 maggio 1972 – “La strage di Peteano è un atto terroristico avvenuto il 31 maggio 1972 a Peteano, frazione del comune di Sagrado, in provincia di Gorizia. Fu compiuta dal reo confesso Vincenzo Vinciguerra e da Carlo Cicuttini, neofascisti aderenti ad Ordine Nuovo. Provocò la morte di tre uomini dell’Arma dei Carabinieri: il brigadiere Antonio Ferraro di 31 anni e i carabinieri Donato Poveromo e Franco Dongiovanni di 33 e 23 anni. Rimasero gravemente feriti il tenente Angelo Tagliari e il brigadiere Giuseppe Zazzaro” (Wikipedia).
17 maggio 1973 – “La Strage della questura di Milano fu un attentato terroristico avvenuto il 17 maggio 1973, ad opera di Gianfranco Bertoli, in conseguenza del quale cinquantadue persone rimasero ferite e quattro persero la vita”. (wikipedia)
28 maggio 1974 – “La strage di piazza della Loggia è stato un attentato terroristico compiuto il 28 maggio 1974 a Brescia, nella centrale piazza della Loggia. Una bomba nascosta in un cestino portarifiuti fu fatta esplodere mentre era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista indetta dai sindacati e dal Comitato Antifascista con la presenza del sindacalista della CISL Franco Castrezzati, dell’on. del PCI Adelio Terraroli e del segretario della camera del lavoro di Brescia Gianni Panella. L’attentato provocò la morte di otto persone e il ferimento di altre centodue”. (Wikipedia)
4 agosto 1974 – “La strage dell’Italicus fu un attentato terroristico compiuto nella notte del 4 agosto 1974 a San Benedetto Val di Sambro, in provincia di Bologna. Una bomba ad alto potenziale esplose alle 1:23 nella vettura 5 dell’espresso Roma-Monaco di Baviera via Brennero. Nell’attentato morirono 12 persone e altre 48 rimasero ferite”. (wikipedia)
27 giugno 1980 – “La strage di Ustica fu un disastro aereo avvenuto nella sera di venerdì 27 giugno 1980, quando un aereo di linea Douglas DC-9 della compagnia aerea italiana Itavia, decollato dall’Aeroporto di Bologna e diretto all’Aeroporto di Palermo, si squarciò in volo all’improvviso e cadde nel braccio di mare compreso tra le isole tirreniche di Ustica e Ponza. Nell’evento persero la vita tutti gli 81 occupanti dell’aereo” (wikipedia). C’è anche un sito internet.
2 agosto 1980 – “La strage di Bologna, compiuta la mattina di sabato 2 agosto 1980 alla stazione ferroviaria di Bologna, è uno degli atti terroristici più gravi avvenuti in Italia nel secondo dopoguerra, da molti indicato come uno degli ultimi atti della strategia della tensione. Come esecutori materiali furono individuati dalla magistratura alcuni militanti di estrema destra, appartenenti ai NAR, tra cui Giuseppe Valerio Fioravanti. Nell’attentato rimasero uccise 85 persone ed oltre 200 rimasero ferite”. (la puntata integrale di “La storia siamo noi“)
23 dicembre 1984 – “La strage del Rapido 904 o strage di Natale è il nome attribuito ad un attentato dinamitardo avvenuto il 23 dicembre 1984 presso la Grande galleria dell’Appennino, ai danni del treno rapido n. 904 proveniente da Napoli e diretto a Milano. L’attentato è avvenuto nei pressi del punto in cui poco più di dieci anni prima era avvenuta la strage dell’Italicus. […] Il treno intorno alle 19.08 fu colpito da un’esplosione violentissima mentre percorreva la direttissima in direzione nord, a circa 8 chilometri all’interno del tunnel della Grande Galleria dell’Appennino (18 km), in località Vernio, dove la ferrovia procede diritta e la velocità supera i 150 km/h. L’esplosione causò 15 morti e 267 feriti. In seguito, i morti sarebbero saliti a 17 per le conseguenze dei traumi”. (wikipedia)
Il tweet di Renzi
Abbiamo ‘declassificato’ i documenti su alcune delle pagine più oscure della storia italiana pic.twitter.com/pisMLOurk1
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 22 Aprile 2014
Questo invece è buon posto dove trovare riassunta tutta la vicenda del declassamento, visto che viene da lontano.