Eravamo alla ricerca di un progetto che esaltasse con intelligenza il “ruolo sociale del cibo”, la sua capacita’ immediata di comunicare a tutti, di superare barriere, paure e luoghi comuni.
Abbiamo scelto, tra i tanti in atto nel mondo di condividerne uno con voi che oltre ai forti contenuti sociali e culinari si presenta con “bellezza”. Bellezza intesa come ironia, leggerezza, ma al tempo stesso profondità di contenuti, comunicazione contemporanea, design accattivante e soprattutto bellezza del risultato.
CONFLICT KITCHEN e’ un progetto innovativo di temporary restaurant e di eventi che promuovono l’integrazione sociale fra le varie etnie in un’ottica di tolleranza e di rispetto delle differenze, attraverso la scelta forte di servire solo piatti tipici di “stati canaglia”, paesi che sono in “guerra” o in “conflitto” con gli Stati Uniti.
La cucina cambia al cambiare geopolitico degli eventi, ma nel frattempo si conosce il “nemico” intorno ad un piatto, per sentirlo piu’ vicino e allargare il proprio punto di vista.
Il cibo come strumento di pace…con ironia e bellezza.
Il cibo è sempre linguaggio ed indentità e sognando una declinazione territoriale per un progetto simile vorremmo che il cibo a Prato diventasse “punto d’incontro”.
Nel cibo se vogliamo scoprire le radici, il punto di partenza, la tradizione originaria, giungiamo ad un punto che è sempre piu’ complicato del precedente, dove tradizioni e culture si sono incontrate e scambiate qualcosa. Anche il “nostro” cibo, quello che crediamo solo nostro, e’ il risultato di scambi, incontri, tradizioni diverse tra loro, ma soprattutto di contaminazioni.
Ci incontriamo intorno ad un piatto con rinnovata curiosità e bellezza?