Fabio Cavalluci è stato nominato nuovo direttore del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. Dopo un’approfondita valutazione di tutte le candidature pervenute, il consiglio direttivo del Centro Pecci ha individuato in Cavallucci, oltre alla solida esperienza curatoriale e multidisciplinare a livello nazionale, rafforzata anche dalla vasta rete di contatti che possiede con i principali musei di arte contemporanea nel mondo, anche un’importante capacità organizzativa e gestionale unita ad una profonda esperienza del territorio e della scena toscana.
Tutte le caratteristiche importanti che gli riconoscono una forte corrispondenza rispetto alle attuali esigenze del Centro che attraverso l’ampliazione degli spazi e nuove funzioni punta ad un rilancio a livello regionale, nazionale e internazionale.
Stamattina la presentazione ufficiale del nuovo direttore. Di seguito potete ascoltare l’intervento integrale di Fabio Cavallucci, che dal 2010 dirige il Centro di arte contemporanea Castello Ujazdowsky di Varsavia. L’insediamento avverrà dal prossimo maggio.
I punti salienti del discorso di Fabio Cavallucci:
– Gli altri candidati
– I direttori precedenti del Museo Pecci
– Gli amici
– Il Consiglio ed il presidente, il sindaco di Prato Roberto Cenni
– Il progetto a grandi linee sia a livello territoriale che a livello internazionale
– Un appunto ai media
Una breve biografia di Fabio Cavallucci:
Direttore di museo fin da giovane quando, all’età di 29 anni, ha fondato e diretto fino al 1998, la galleria di Arte Contemporanea “Vero Stoppioni” di Santa Sofia di Romagna, sua paese natale. Dal 2001 al 2008 ha guidato la Galleria Civica di Arte contemporanea di Trento, organizzando più di 350 mostre in otto anni. Dal 2006 al 2008 è stato coordinatore di “Manifesta 7. Biennale europea di arte contemporanea” realizzata in Trentino Alto Adige nel 2008. Nel 2010 è stato direttore artistico della XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara e dallo stesso anno dirige il Centro d’arte contemporanea Castello Ujazdowsky di Varsavia che comprende, oltre al dipartimento delle arti visive anche musica, teatro, danza e cinema.