Non prendete impegni per l’inizio d’aprile. A Pistoia infatti, dal 3 al 6, tornerà “Leggere la città“, appuntamento di tre giorni in cui si affronterà il tema delle “differenze” da ogni punto di vista: politico, sociale, urbanistico, economico, artistico e storico.
L’iniziativa, si legge sul sito della manifestazione giunta alla seconda edizione, si pone l’obbiettivo di “riflettere sulla realtà delle piccole e medie città europee, luoghi nei quali precipitano le contraddizioni e i disagi del mondo contemporaneo, ma anche centri di nuove opportunità, di produzione di senso, di creatività, di futuro. Per quattro giorni Pistoia si trasformerà in Casa del Pensiero Urbano con decine di incontri e appuntamenti che declineranno, da diversi punti di vista, sociale, urbanistico, economico, artistico, storico, il tema di questa edizione: le differenze“.
Insomma, un concetto e un tema che sembrano calzare a pennello alla città organizzatrice ma forse ancora di più alla vicina Prato, città ormai nota al livello internazionale per i suoi problemi, le sue differenze e anche, di conseguenza, per le sue contraddizioni.
Non solo. Questo evento d’alto profilo, che porterà a Pistoia urbanisti, giornalisti, scrittori, artisti e architetti da tutta Italia e non solo, diventerà anche l’occasione di promuovere la città a trecentosessanta gradi. Gli eventi si terranno infatti nella Sala Maggiore, nelle Sale Affrescate e nei locali degli Antichi Magazzini, le performance artistiche troveranno spazio nell’atrio del palazzo comunale, nell’atrio di Palazzo Azzolini in via Roma, nel giardino di Villa Baldi Papini mentre le restanti iniziative troveranno spazio nella biblioteca Forteguerriana, al teatro Bolognini e alla biblioteca San Giorgio.
Evento di punta, la mostra del libro organizzata dalle librerie pistoiesi in piazza del Duomo.
Perché le “differenze”? Perché sembrano proprio uno dei tratti distintivi delle città moderne. La città , si legge nella presentazione della manifestazione, è “il primo dei beni che abbiamo in comune e luogo nel quale si manifestano le differenze, il luogo del mutamento e della trasformazione che sempre segue l’incontro tra diversi”.
Ad aprire l’edizione 2014 sarà l’urbanista Bernardo Secchi, passato da Prato poco tempo fa.