Martedì 18 Marzo – “La tosse grassa” in concerto – Volume
Un martedì sera adulto, un martedì sera all’insegna della buona musica e dei grandi classici. Al Volume di Firenze, per la famosissima rassegna musicale “Le canzoni di Barbara”, vanno in scena i “La tosse grassa”. Una band istrionica, di cui possiamo veramente dire poco tale è la loro celebrità, giustamente affermata e che potete comunque (qualora stranamente non ne foste a conoscenza) apprezzare cercando banalmente su Youtube. La rassegna in questione non delude e non deluderà visto che su questo importante palco si esibiranno oltre a “La tosse grassa”, anche artisti del calibro di “I camillas”, “I piedi” ed i “Calcutta”. IMPERDIBILE.
CONSIGLIATO A: nottambuli-residenti di Santo Spirito, pretendenti artisti in cerca di una conferma del fatto che qualcuno, un giorno, li chiamerà a suonare in qualche posto, ubriachi vari, amanti dei palchetti improvvisati, metronotte/clochard della piazza (tanto dove volete che vadano?).
SCONSIGLIATO A: astemi (ovviamente), amanti della musica, performer in rotta di collisione col mondo, over 30 con ancora un minimo di dignità, coppie romantiche, turisti tedeschi.
CONTROEVENTO: “Nati con la camicia” con Bud Spencer e Terence Hill su Retequattro, ore 21.15
Mercoledì 19 Marzo – “Confusioni” di Alan Ayckbourn – Glue Club
Dopo la strepitosa maratona musicale di sabato scorso, il Glue cala la carta forte e propone per un soporifero mercoledì una serata frizzante con una pièce teatrale di un autore dal cognome impronunciabile, che comunque merita il plauso di essere onesta e con poche pretese. Ambiguità, scenette e situazioni comuni nel più puro spirito della commedia britannica: in pratica potreste tranquillamente andare a cena al circolo di San Bartolo a Cintoia con la famiglia del vostro partner spendendo meno ed assistendo ai sagaci scontri verbali di zii e cugini. Del resto le commedie son così: ce le hai in casa, ma guardi sempre quelle scritte da un bischero, pagando. Però ci può stare.
CONSIGLIATO A: professori di scuola media, singles, coppie annoiate, parenti e amici, attori che non saranno mai attori (tipo i calciatori di categoria che si vanno a vedere il calcio di categoria).
SCONSIGLIATO A: ma che vi dobbiamo dire, ma non vi fa fatica di mercoledì uscire di casa per vedervi un teatro praticamente improvvisato?
CONTROEVENTO: gnocchetti al tonno fresco cucinati in casa e Chardonnay ghiacciato. E chi vi ammazza?
Venerdì 21 Marzo – Blixa Bargeld e Teho Teardo in concerto – Auditorium Flog
Due persone che hanno dei nomi normali e si scelgono come nomi d’arte BLIXA e TEHO dovrebbero essere guardati quantomeno con sommo sospetto. Lo sono infatti, ma hanno alle spalle una carriera di tutto rispetto: lo sapete, noi scherziamo con tutti, ma il percorso artistico dei due in effetti è di un certo tipo. È evidente che l’esibizione di questo venerdì sia una cosa abbastanza complessa e perché no, a tratti eccessivamente manieristica. Lo consigliamo comunque, se non altro per buttare l’occhio e mescolarsi con tutti quelli che sono li non solo per la serata ma perché, se sei intelligente, in qualche modo ci devi essere. Astenersi giovani perditempo.
CONSIGLIATO A: laureati in materie letterarie, over 35, bibliotecari, ex titolari di videonoleggi VHS, ex dark, qualunque altro tipo di ex, persone col cognome con la X, aspiranti musicisti senza futuro, comitive di amanti della musica oramai non più frequentatori della Flog.
SCONISGLIATO A: studenti fuorisede, titolari di solarium, abbronzati o amanti del mare in generale, coppie alla prima uscita, avventori degli ingressi “dopo il concerto che si paga meno”, fans della musica reggae o fans di Vasco Rossi.
CONTROEVENTO: Easy Cure in concerto al Tender Club. Tanto più o meno c’è anche li gente vestita scura, solo che spendete meno e conoscete le canzoni.
Sabato 22 Marzo – Parenti Serpenti di Carmine Amoroso – Teatro di Cestello
Se avete perso l’ottimo teatro del mercoledì e volete recuperare stavolta in un teatro vero e proprio, oppure se quel tipo di commedia vi ha colpito, l’appuntamento di Sabato è perfetto.
Parenti Serpenti è molto conosciuto, visto che il maestro Monicelli ne ha fatto un film di buon successo e con un ottimo cast. La domanda è veloce e precisa: ma se ho visto il film, ed era buono, ma cosa vado a fare a teatro, per giunta in un sabato primaverile? Datevi una riposta. Nel caso noi di Lungarno vi anticipiamo togliendovi i dubbi e dicendovi, qualora foste colti da irrefrenabile smania, che lo spettacolo finisce con l’omicidio dei genitori della famiglia.
Almeno un servizio l’abbiamo fatto. E uscite all’aria aperta, ogni tanto.Cribbio!
CONSIGLIATO A: situazione talmente anonima che potrebbe essere consigliata a coloro che si sbronzano con l’acqua delle mozzarelle.
SCOSIGLIATO A: tutti gli esseri viventi
CONTROEVENTO: “si fa una cena e poi si fa un giro a Santo Spirito?”
Domenica 23 Marzo – STOMP – Teatro Verdi.
Dalla presentazione dello spettacolo fatta dal Teatro Verdi stesso: “Senza trama, personaggi né parole, STOMP mette in scena il suono del nostro tempo, traducendo in una sinfonia intensa e ritmica i rumori e le sonorità della civiltà urbana contemporanea.” Ergo: passi in un cantiere e senti due stradini lavorare. Non la voglio fare troppo aggressiva né facile, ma è dal 1991 che questo spettacolo viene annunciato come “rivoluzionario”. Dopo 23 anni abbiamo capito che questi che battono i bidoni con le granate fanno questa cosa e basta, oppure aspettiamo altri 40 anni per archiviare questa performance? Peraltro: chi la voleva vedere l’ha già vista. Trovatemi un curioso di cotale spettacolo, per piacere. L’ “Holiday on ice” dei radical chic.
CONSIGLIATO A: pensionati ex dipendenti statali, ballerini sciancati e coreografi strabici, rappresentanti di apparecchi acustici, Luciano Rispoli.
SCONSIGLIATO A: amanti del circo, anziani facilmente impressionabili, esponenti monzesi del centro-destra, collezionisti di francobolli, persone che quantomeno a teatro vorrebbero vedere qualcosa con una trama.
CONTROEVENTO: visione di Napoli – Fiorentina con, a seguire, lettura del blog di Andrea Scanzi. Giusto per chiudere con fastidio.