1) Pensate a tutte le persone che in vita loro non hanno mai sentito musica decente. Non c’è da meravigliarsi che le loro facce cadano a pezzi, non c’è da meravigliarsi che uccidano senza pensarci due volte, non c’è da meravigliarsi che non abbiano cuore. (Il Capitano è fuori a pranzo e i marinai prendono il comando – 27/2/93, 12:56 AM; 2000, p. 137)
2) Solo un testa di cazzo ha una risposta per ogni domanda e una sporta di consigli. (Storie di ordinaria follia – Rosso come un giaggiolo)
3) Sapete, a volte se un tipo non crede in quello che fa, se la cava molto meglio, perché è libero da implicazioni emotive. (A sud di nessun nord)
4) Non mi fido molto delle statistiche, perché un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media. (Il Capitano è fuori a pranzo e i marinai prendono il comando)
5) La verità profonda, per fare qualunque cosa, per scrivere, per dipingere, sta nella semplicità. La vita è profonda nella sua semplicità. (Hollywood, Hollywood)
6) Mai fidarsi di quelli che vanno in giro in tuta. (Musica per organi caldi)
7) A volte le cose sono proprio come sembrano, ecco tutto (Pulp)
8) Mostratemi un uomo che abita solo e ha una cucina perpetuamente pulita, 8 volte su 9 vi mostrerò un uomo detestabile sul piano spirituale. Charles Bukowski, 27 giugno 1967, alla 20° birra. ( Storie di ordinaria follia – Troppo sensibile)
9) Tutti gli scrittori sono dei poveri idioti. È per questo che scrivono. (Musica per organi caldi)
10) Voglio essere sepolto vicino all’ippodromo… per sentire la volata sulla dirittura d’arrivo. (Donne)
11) Ci sono delle persone che devono sempre andare da qualche parte; andiamo in barca! Andiamo al cinema! Andiamo a scopare! Andate a cagare tutti quanti, dico sempre io, lasciatemi in pace qui. (Compagno di sbronze – Una pioggia di donne)
12) Come cazzo è possibile che ad un uomo piaccia essere svegliato alle 6.30 da una sveglia, scivolare fuori dal letto, vestirsi, mangiare a forza, cagare, pisciare, lavarsi i denti e pettinarsi, poi combattere contro il traffico per finire in un posto dove essenzialmente fai un sacco di soldi per qualcun altro e ti viene chiesto di essere grato per l’opportunità di farlo? (Factotum)
13) Capita a tutti, soprattutto ai giovani, di pensare di avere il mondo in pugno, e a volte è anche vero. Ma nell’attimo stesso in cui uno è convinto che tutto vada per il meglio, ci sono leggi statistiche che lavorano alle sue spalle, pronte a fregarlo. (Musica per organi caldi)
14) La differenza tra Democrazia e Dittatura è che in Democrazia prima si vota e poi si prendono ordini; in una Dittatura non c’è bisogno di sprecare il tempo andando a votare. (Compagno di sbronze – La politica è come cercare di inculare un gatto)
15) La sanità mentale è un’imperfezione. (Compagno di sbronze – 10 seghe)
16) Ospedali e galere e puttane: ecco le università della vita. Ho preso diverse lauree. Chiamatemi dottore. (A sud di nessun nord)
17) La mia anima strafogata di birra è più triste di tutti gli alberi di Natale morti del mondo. (Factotum)
18) Lo sapevate che i gatti dormono venti ore su ventiquattro? Non c’è da stupirsi che abbiano un aspetto migliore del mio. (Il Capitano è fuori a pranzo e i marinai prendono il comando – 24/8/92, 12:28 AM; 2000, p. 106)
19) Ecco come il mondo finì, non con una bomba atomica, ma con merda merda merda. (A sud di nessun nord)
20) Scrivo ancora. Nei primi quattro mesi di quest’anno ho scritto duecentocinquanta poesie. Sento ancora la follia scorrermi dentro, ma ancora non ho scritto le parole che avrei voluto, la tigre mi è rimasta sulla schiena. Morirò con addosso quella figlia di puttana, ma almeno le avrò dato battaglia. E se fra voi c’è qualcuno che si sente abbastanza matto da voler diventare scrittore, gli consiglio va’ avanti, sputa in un occhio al sole, schiaccia quei tasti, è la migliore pazzia che possa esserci, i secoli chiedono aiuto, la specie aspira spasmodicamente alla luce, e all’azzardo, e alle risate. Regalateglieli. Ci sono abbastanza parole per noi tutti. (Confessioni di un codardo – da La mia pazzia, p. 93)
21) «Umanità, mi stai sul cazzo da sempre». Ecco il mio motto. (Donne)
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