Uno spettacolo finisce per sempre di esistere, eppure si fa festa. Domani sera, sabato 1 marzo, con “is it my world?”, progetto a cura di Kinkaleri dedicato all’esplorazione delle attuali tendenze performative, all’interno dello spazioK (via Santa Chiara, accanto al vecchio ingresso del Museo del Tessuto).
Dalle 21 un grande flusso continuo di iniziative no stop: aperitivo d’apertura, a seguire alle ore 22, l’ultima replica dello spettacolo del gruppo di ricerca Codice Ivan dal titolo The Death of Pink, Me & The Roses, l’opera prima della giovane compagnia, vincitrice a sorpresa del Premio Scenario nel 2009 per i nuovi linguaggi teatrali. A seguire, senza fermarsi, lo smontaggio e lo spostamento del materiale dello spettacolo e l’inizio della festa con un live set a cura di Biga dj (Fresh Yo! – Firenze) che coniuga sonorità ricercate e lontane spaziando tra World Groove, Tropical Disco ed Enthusiastic Funk.
Lo spettacolo. S’intitolava inzialmente “Pink, Me & The Roses”, per questa ultima definitiva replica il titolo è stato trasformato in The Death of Pink, Me & The Roses: un tentativo di Codice Ivan di riaprire per l’ultima volta un progetto per poi chiuderlo definitivamente. Il processo irrompe in una scena essenziale: pochi oggetti, pochi colori, poco spazio e ben marcato in cui si tenta di costruire l’ennesima finzione anche se l’inganno non regge più.
L’incipit (di cui poi rimangono i riverberi per tutto lo spettacolo) si basa sulla favola antica di Esopo della rana e lo scorpione, ovvero l’eterno dilemma tra identità e natura, per poi aprirsi alle domande “sul perché tutti i nostri tentativi di dialogo sembrino destinati all’insuccesso; e sul perché sia proprio il linguaggio a segnarne il fallimento” per cercare di superare le convinzioni del teatro.
“Un lavoro sulla decostruzione dello spettacolo – commenta Massimo Conti di Kinkaleri – con un continuo montare e smontare le situazioni dal vivo, con un’attitudine esistenzialista. Lo spettacolo vinse a sorpresa il Premio Scenario nel 2009, un premio molto spesso abituato a testi di prosa, da cui invece venne fuori questo lavoro”.
Continua Conti: “in Italia tanti sono i gruppi teatrali che annunciano la loro fine perché non possono più sostenere il peso di una fatica, come quella della realizzazione di uno spettacolo, che è destinata ad avere poco respiro. Esiste un sorta di dramma del tempo presente che nel caso di sabato e dello spettacolo dei Codice Ivan, si vuole trasformare in una rinascita, in un gioioso momento condiviso per far sì che niente muoia mai che tutto si trasformi nel modo meno doloroso possibile anzi addirittura festoso”.
is it my world? è solo la concretizzazione visibile delle molteplici attività dello spazioK come centro di residenza artistica regionale per la città di Prato, uno dei progetti scelti dal bando triennale della Regione Toscana come luogo aperto per favorire la creatività degli artisti e la crescita culturale della comunità e del territorio. Il progetto di residenza è condiviso con importanti realtà artistiche che si occupano di contemporaneità, in collaborazione con le istituzioni locali, Provincia e Comune di Prato, e Dotline 2013, unica esperienza di rete in Italia per la produzione e promozione della danza contemporanea e delle arti perfomative.