Caro Pippo, innanzitutto, come è sempre buona norma, presentati ai nostri lettori.
Ciao,mi chiamo Filippo Morganti ho anagraficamente 42 anni ma mi sento un ragazzino di 25. Abito a Seano (un paesino noiosissimo da cui non verrei mai via) e faccio il DJ. Sono un fancazzista assoluto, amo in modo spropositato l’ozio e il perdere tempo. Sono permaloso, orgoglioso, un po’ cinico e parecchio spregioso. Adoro la musica, il cinema, i libri e la Playstation… e le passeggiate con il mio cagnolone Thor. Nonostante la mia pigrizia però sono una persona costantemente in cerca di nuovi stimoli, tant’è che, insieme ad altre persone, sto aprendo un locale a Pistoia. Ma questa è tutt’altra storia.
Puoi spiegare a un profano totale come è la giornata di un DJ Rock?
Io posso dirti com’è la mia giornata e non quella di un qualsiasi dj rock…comunque,tendenzialmente mi sveglio verso le 11 del mattino. Bevo un caffè e se non ho impegni di alcun tipo, prendo il mio cane e vado a fare una passeggiata.Torno a casa,accendo il pc e rispondo alle mail di lavoro e ovviamente faccio promozione alle mie serate. Ovviamente tutto questo accompagnato sempre dalla musica che prediligo. Poi due ore al giorno le dedico ad ascoltare nuovi gruppi e nuove uscite discografiche…insomma cerco di restare aggiornato. Poi normalmente vado un po’ al Circolo ARCI dove escono anche i miei amici. Le case del popolo sono secondo me dei veri e propri covi di sottocultura. E’ proprio in questi circolini che si respira a pieni polmoni la Toscanità più genuina.
Poi arriva la Notte…ed è la parte della mia giornata che amo di più. Sono un nottambulo nato.
Mi piace girare per luoghi la notte….anche da solo….non necessariamente in compagnia di qualcuno. Come vedi,non sono il classico dj che vive di eccessi…anzi, ho una vita piuttosto tranquilla. Il massimo eccesso che posso concedermi è quello di sbriciolare i sacchetti di patatine al Bar e poi rimetterli nello scaffale. Ecco,direi che sono una fava.
Quali sono i 3 pezzi che non possono mancare assolutamente in un tuo DJ set (e perchè)?
Non è semplice scegliere 3 pezzi che non possono mancare durante un mio dj set e darne una motivazione,ma ci provo:
Jet “Are you gonna be my girl” perché è un pezzo che fa letteralmente scatenare tutte le ragazze e ti posso assicurare che per un dj non c’è soddisfazione più bella di vedere muovere tutti quei bei culi.
Skrillex “First of the Year” perché è un pezzo bastardo e malato. Parte con un intro di pianoforte e poi diventa qualcosa di massacrante e devastante…ti verrebbe voglia di spaccare tutto. E’ un pezzo disturbato….e a me piacciono le cose disturbate.
The Smiths “Please please please let me get what I want” perché è il pezzo per eccellenza per chiudere un dj set devastante. Dolcezza e una suadente malinconia si amalgamano perfettamente in questo pezzo che ci accarezza dolcemente e ci sussurra la buonanotte. Come sono romantico eh?
E, lavoro a parte, quali sono i tuoi artisti preferiti?
Ascolto così tanta musica che mi è difficile selezionare degli artisti e indicarli come preferiti, comunque su due piedi te ne cito qualcuno: The Rolling Stones, Radiohead, Pearl Jam, Korn, Faith No More,Vasco Rossi, Elio e le storie tese, Depeche Mode, Queens of The Stone Age, Aerosmith.
Sentendo un tuo live, si direbbe che sei molto appassionato di quell’ondata che, tra la fine degli anni 90 e l’inizio del 2000, fu chiamata “Nu Metal”. Ecco, siccome anche il qui presente intervistatore lo è/ lo era… non ti sembra che sia rimasto un po’ troppo poco di quegli anni?
Il new metal è stato un bel fenomeno musicale. Io però ho sempre preferito il Crossover al new metal. Il crossover comprendeva gruppi come i Faith no More o i Rage Against the machine… gruppi che sono tra le mie influenze musicali maggiori. Poi sono arrivati I Korn ed hanno totalmente reinventato un modo di proporre musica pesante. Sono stati dei geni almeno fino al terzo disco. Sinceramente sono sempre stato etichettato come dj new metal ma in realtà ho fortunatamente sempre ascoltato tanti generi musicali diversi. Per esempio quasi nessuno sa che sono un appassionato della musica soul dell’Atlantic Records e del primo Battisti che adoro.
Comunque tornando alla domanda iniziale: si il periodo del new metal è finito… e sinceramente non lo rimpiango per niente. Come tutti i generi ha avuto 5 gruppi importantissimi (In primis Korn, Deftones, Limp Bizkit, Incubus e System Of a Down) (non intervengo mai nelle risposte che mi danno, ma se non cito tra i grandissimi almeno anche Disturbed, Hed Planet Heart, Sevendust e soprattutto One Minute Silence, non mi sento a posto con la coscienza, NDR.) e una marea di gruppi di merda… Ops ho detto merda…si può dire merda?
Come passi il tuo tempo libero?
Ultimamente non ho molto tempo libero perché come ti ho accennato prima sto aprendo con altri amici un locale a Pistoia. Il tempo libero mi piace dedicarlo alle mie passioni: cinema,lettura… mi piace anche la fotografia ma non sono un granché bravo. Mi piace stare con le persone per me importanti e spesso sono persone che non hanno niente a che fare con la vita mondana notturna.
Sono persone con cui condivido ormai da tanti anni un’amicizia speciale. Ecco,senza loro sarei perso.
E poi quando posso cerco di passare un bel po’ di tempo con una persona veramente unica e importante. Ovviamente ho anche bisogno della mia solitudine. Sono una persona che sa stare molto bene anche da solo…anzi spesso ho proprio l’esigenza di isolarmi e passare solo del tempo con me stesso.
Qual è il tuo rapporto con la città di Prato? Puoi darle un consiglio… per essere una città più rock?
Il mio rapporto con la città di Prato è molto conflittuale…da sempre. Mio padre è originario di Tavola e mia madre di Firenze. Sinceramente mi sono sempre sentito più fiorentino che pratese… specialmente da ragazzino non mi piaceva per niente Prato. Poi arrivarono le superiori: tentai la carriera di perito tessile al Buzzi… ma fu un disastro assoluto… bocciai 2 volte e abbandonai gli studi. Però in quegli anni cominciai a conoscere meglio la città di Prato e i Pratesi che considero, insieme ai Livornesi, i Toscani per eccellenza. I pratesi sono persone di cuore, c’hanno quella cattiveria sana,quella voglia di prendere la vita a calci in culo e di non arrendersi mai…. Prato è stata sempre all’avanguardia rispetto a Firenze….per il semplice motivo che Prato ha dovuto lottare per affermarsi poiché non è lontanamente paragonabile alla bellezza di Firenze.
E la Prato che ricordo e ho vissuto meglio è quella dall’85 in poi. La Prato di quei tempi l’era una grande città. Bastava girare per le strade e si vedeva che Prato era viva…tanto casino,tante ditte,tanti furgoni con le rocche di filato. Si respirava aria di felicità in quella Prato li. E poi vogliamo parlare di un locale come il Cencios? Un locale a livello nazionale…era conosciuto e rinomato in tutta Italia. Oggi ripasso per le strade di quella Prato e non la riconosco più. E’ diversa,è spenta… è piegata su se stessa e sulla sua miseria. E’ lasciata andare: un centro di una città totalmente lasciata in mano a spacciatori. Non mi ci riconosco in questa Prato…e me ne dispiaccio. L’augurio che faccio a Prato non è quello di essere più rock ma di ritrovare una propria dignità e voglia di essere di nuovo una città competitiva sotto ogni aspetto.
Domanda finale classica di RidottOperatori… saluta 3 persone che stimi.
Il mi’ babbo.
Quentin Tarantino.
Mike Patton. (storico cantante di Faith No More e altri mille gruppi, per gli eretici che non lo sapessero, NDR)