Girare il mondo attraversando gli oceani e risalendo i continenti. Lasciare tutto e partire, scoprire cosa c’è aldilà dell’orizzonte. E’ il sogno che stanno realizzando la pratese Marialaura Dolfi, 27 anni, e il suo compagno spagnolo Damià, che, mossi dal medesimo senso d’avventura, hanno deciso d’intraprendere questa enorme impresa.
Il viaggio è partito lo scorso 8 dicembre, giorno del compleanno di Marialaura, dall’isola di Gran Canaria in Spagna e, ospiti di un catamarano tedesco, sono arrivati il 13 a Capo Verde. In questo momento i due stanno percorrendo l’oceano Atlantico in barca a vela: destinazione Caraibi. Da lì, Marialaura e Damià, risaliranno l’America Latina alternando autobus, bicicletta, barca, per arrivare fino a Panama. Da Panama ripartiranno all’insegna dell’oceano Pacifico, approdando tra gli arcipelaghi disseminati nel grande mare ed infine approdare dove il veliero li porterà.
Abbiamo contattato Marialaura negli ultimi giorni prima della traversata oceanica, e ci ha raccontato questo mastodontico e misterioso progetto: “Ci siamo raccontati le mille ragioni per cui non potevamo lasciare tutto e partire in questo giro del mondo, ma questo non ci ha soddisfatto. Poi abbiamo capito, invece, le ragioni per cui dovevamo farlo: quindi, mossi dal cuore, abbiamo lasciato i nostri lavori ed abbiamo pianificato il tutto. Vorremmo dimostrare, prima di tutto a noi stessi, che si può viaggiare con molto poco grazie allo sport, all’avventura, alla buona globalizzazione, dicendo più spesso di ‘si’ che di ‘no’, affidandoci alle persone che incontreremo durante tutto questo viaggio, perché l’umanità è migliore di come ce la presentano in televisione”.
Il viaggio non si sa precisamente quanto durerà. “Un anno? Direi una bugia se ti dicessi una data precisa. Non sappiamo veramente quanto durerà, perché questo viaggio nasce libero e libero rimarrà. In questo modo credo potremo approfittare delle occasioni che ci capitano senza tapparci gli occhi di fronte ad esse perché abbiamo un altro programma”.
Il giro del mondo in “barcastop”. “Abbiamo intenzione di imparare molto e d’incontrare persone, luoghi, comunità. Non abbiamo molti soldi con noi ma pensiamo che non ci serviranno, grazie alle persone che conosceremo lungo il cammino. In questi istanti Marialaura e Damià stanno attraversando l’oceano Atlantico: “Le sensazioni sono quelle di essere nel posto giusto con le persone giuste. L’oceano si muove giorno e notte e mi emoziono di fronte a questa selvaggia natura. Il vento è pura energia che mi ricarica le vene”.
Le impressioni dei primi giorni di viaggio. Racconta Marialaura: “Ogni tanto mi guardo indietro e vedo come ha preso forma questo sogno ormai reso quotidianità e ne sono estasiata. Non è stato facile trovare la barca con cui attraversare l’oceano. Sono tante le persone, in tempi come questi, che cercano un ‘passaggio’ per arrivare nelle Americhe. In un periodo senza prospettive, c’è chi sogna ancora il Brasile o i Caraibi come meta per iniziare una vita nuova”. Il viaggio abbatte i limiti. “Niente è impossibile. Gli unici limiti che abbiamo sono nella nostra testa – è decisa Marialaura nel dire queste cose – tutto dipende dalla nostra volontà e, ovviamente, dalla nostra natura. Il nostro viaggio è un’esperienza unica: non invito tutti a fare quello che abbiamo intrapreso noi, perché ognuno ha la sua strada da seguire. L’unica cosa che mi ha insegnato questa scelta però è che prendere sul serio i propri sogni significa vivere a pieno la propria vita”.
Marialaura, finita la traversata, terrà un diario di bordo su Pratosfera.