TRAMA:
vi siete mai chiesti cosa potrebbe succedere un giorno se una lacca assassina si riversasse per le strade dei vostri quartieri?
Se si, chiamate questo numero verde 899-1717AC8(Studio di psichiatria di Massimiliano Bargellini, dite che vi manda Roberto per ottenere un uno sconto).
Torniamo alla storia…
Joe Silly è un ragazzo problematico dal carisma di una salma che durante la vita, a causa del precariato latente, si è guadagnato da vivere facendo il gigolò per le anziane col pannolone.
Il suo sogno però è quello di inserirsi nel magico mondo della politica(che è più o meno come entrare a Disneyland), ma non avendo contenuti da esporre nè tantomeno la dialettica adatta è costretto a rinunciare.
Un giorno decide di vendere la sua anima a Satana, anzi alla Dea Kalì(dopo essersi convertito all’induismo), per diventare il politico che ha sempre desiderato.
La dea gli rivela di non poter fare miracoli poichè il monopolio della taumaturgia è affidato ai santi della tradizione cristiana, ma gli offre però l’occasione per realizzare il suo sogno donandogli una bomboletta di lacca con tanto di nome “Silly” sovrimpresso. Questa lacca, una volta usata, ha il potere di rendere chi la sfrutta un buon sofista e un ardito artigiano di labirinti sintattici senza via d’uscita privi di contenuti. La miracolosa lacca oltretutto può rendere il “laccato” assai più appariscente donandogli un tocco retrò tra il ballerino swing anni ’40 e il cosplay di Frank Sinatra del Penny Market.
Quello di cui Joe non è a conoscenza è il fatto che la lacca, se usata dopo la mezzanotte, può prendere vita e manifestarsi in maniera piuttosto aggressiva.
Una notte Joe Silly riceve all’improvviso una telefonata di aiuto da un amico il quale non riesce a comunicare con due anziane che sta tentando di sedurre poichè non portano la dentiera.
Joe Silly, conscio di essere stato il sogno erotico di tante ultraottantenni, guarnisce i suoi capelli con la miracolosa lacca ignaro dell’orario…
Idea e testi: Lawrence Clemuerte
Design locandina: Andrea Zanetti
Titolo e colori: Atride (Alessio Atrei)