“Oltre 1000 iscritti in meno di 10 ore al gruppo della Sagra della Patata”, “In meno di un giorno oltre 700 iscritti al gruppo del partito dello Struzzo”. Si fa un gran parlare di gruppi su Facebook che esplodono in poco tempo o che riescono a crescere e aumentare gli iscritti in poco tempo, anche a Prato. Facciamo un po’ di chiarezza, anche spicciola.
Premessa. Differenza tra Gruppo e Pagina di Facebook
Il gruppo è un luogo virtuale che mira a far discutere e condividere opinioni su un determinato argomento. Costituiscono lo strumento ideale per campagne di sensibilizzazione intorno a specifici temi (tipo il partito dello Struzzo). Ne esistono di tre tipi: “Gruppi Aperti”, dove l’iscrizione al gruppo è libera ed anche i non iscritti possono vedere i post pubblicati, “Gruppo chiuso”, dove per iscriversi serve il permesso dell’amministratore, non si possono visualizzare i post se non iscritti, ma soltanto le persone che ne fanno parte ed infine “Gruppo Segreto”, non visibile a nessuno se non all’amministratore e ai membri invitati.
La pagina è aperta al pubblico, ovvero, chiunque può diventarne fan solo cliccando sul tasto “Mi Piace”. Consentono di pubblicizzare un prodotto, un marchio, un personaggio, un’azienda o qualsiasi altra cosa immaginabile. Se si usa Facebook nella tua attività lavorativa, per promuovere un qualcosa, allora la pagina è sicuramente lo strumento ideale per coinvolgere fan e clienti e aumentare quindi la tua visibilità online (almeno su Facebook).
Differenze su come nasce e si sviluppa un gruppo ed una pagina.
Il gruppo nasce grazie ad amministratore che vuole discutere e confrontarsi, o soltanto aggregare persone su un determinato argomento. Prendiamo il caso di un Gruppo Aperto per la salvaguardia del piccione in Piazza Duomo a Prato. Paolo Bianchi vuole creare questo gruppo. Paolo Bianchi ha 4000 amici su facebook. Paolo Bianchi crea il gruppo “Per la salvaguardia del piccione in Piazza Duomo a Prato” e, con tanta pazienza, invita tutti i suoi 4000 amici, anche quelli a cui dei piccioni in piazza Duomo a Prato non gliene può importare niente, perché magari son di Frosinone. I suoi 4000 amici sono automaticamente iscritti al gruppo, anche non volendolo. Il gruppo avrà quindi, concludendo, 4000 iscritti e si potrà dire: “4000 iscritti in meno di 2 ore (tutto dipende da quanto è stato veloce Paolo) per la salvaguardia del Piccione”. Se tutti i 4000 iscritti iscriveranno (anche senza chiedere il permesso) anche solo una persona a testa si avrà un poco tempo un gruppo di 8000 persone. E via così. Concludendo, per entrare a far parte di un gruppo non è richiesta una scelta: si viene iscritti e si fa numero. Naturalmente si ha la scelta di poter abbandonare il gruppo.
La pagina fan ha una sostanziale differenza: si può scegliere. Si può scegliere consapevolmente se diventare “fan” di una determinata cosa: un giornale, un partito politico, un cantante. All’amministratore della pagina è consentito invitare una volta e una sola i suoi amici a diventare fan della pagina. Riprendiamo l’esempio dei piccioni. Paolo Bianchi crea la pagina facebook “Per la salvaguardia…”. Paolo Bianchi ha 4000 amici. Con tanta pazienza li invita tutti: tutti e 4000 saranno quindi “invitati” a mettere “mi piace” sulla pagina di Paolo. Non sono automaticamente fan. Magari lo diventeranno tutti, come lo potranno diventare solo 20 o 100, solo, eventualmente, quelli realmente interessati alla questione dei piccioni in Piazza Duomo.