Con piacere e come in tanti avevano previsto, il Festival Internazionale del Giornalismo 2014 si terrà ancora a Perugia, anche se con formule diverse da quelle cui eravamo abituati. L’annuncio ufficiale è di ieri, al termine del secondo incontro pubblico. Ecco cosa si legge sul sito ufficiale del festival nell’articolo scritto dai fondatori Arianna Ciccone e Christopher Potter.
Il 17 ottobre abbiamo annunciato la sospensione del Festival per mancanza di fondi. Stop at the top, abbiamo spiegato a malincuore al nostro pubblico. La nostra ambizione è sempre stata salvaguardare lo spirito aperto e partecipativo della manifestazione: le difficoltà incontrate, a fronte dei successi, ci avevano indotto a prenderci un anno di riflessione. Ma poche ore dopo l’annuncio, la reazione di una comunità incredibilmente forte e vasta, composta in primo luogo da chi ha animato il Festival in questi anni, ci ha spinto ad accettare la sfida: una campagna di crowdfunding, di contributi libera, aperta a chi vuole che ci sia anche l’edizione 2014.
Il nostro obiettivo, grazie alla campagna e alle sponsorizzazioni, è regalarvi un’altra grande edizione del Festival. Sempre gratuita, aperta e libera. Dal 2 novembre potrete aiutarci a raggiungere questo obiettivo.
L’annuncio che il Festival del Giornalismo rischiava di non avere seguito nel 2014 aveva spinto anche noi, così come molte altre persone in altre città italiane, ad offrire la nostra disponibilità lanciando l’idea (non certo i mezzi che non possediamo) di candidare Prato a sede della prossima sede.
La petizione di Pratosfera è nata come moto spontaneo e ha raccolto 280 firme, qualche critica e tante adesioni ideali. A Prato e non solo.
L’obbiettivo che ci eravamo dati è stato raggiunto. Non quello di smuovere le istituzioni e le categorie che avrebbero potuto realmente proporre la candidatura di Prato. Ma quello, semmai, di generare un qualche tipo di scintilla in quanti più pratesi possibile, tra quelli che hanno a cuore le sorti della propria città.
Questione colta immediatamente da Marco Badiani, caposaldo di Flod e direttore di The Florentine. Che sul suo profilo Facebook qualche giorno fa scriveva:
La nostra risposta è ovviamente affermativa. E siamo sicuri che anche molti di coloro che hanno firmato e commentato la petizione, saranno a disposizione per avviare un confronto, concreto e sereno, su cosa si può fare per mettere in piedi qualcosa di nuovo a Prato.
Allo stesso modo la pensa anche Simone Martelli, che insieme a Pratosfera aveva lanciato l’idea della candidatura di Prato.
Leggete i commenti con cui alcuni di loro hanno motivato la loro sottoscrizione. Serve a farsi un’idea.
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