Chi frequenta i social network o molto più semplicemente legge il Vernacoliere, lo storico mensile satirico livornese, avrà ben presente il “cane gonfio”. Dicesi “cane gonfio” un canide grasso, ma grasso al punto da sembrare appunto gonfiato, “gonfio”, che c’è una bella differenza. L’ideatore o comunque colui che prendendo spunto da foto di cani sovrappeso ne ha fatto un innocuo tormentone,  inventandone sublimi varianti, è Federico Maria Sardelli, firma di punta del Vernacoliere, direttore d’orchestra, musicologo, compositore, pittore, illustratore, flautista e anche “proeta” (Lo vedete in questa foto, che fa parte della sezione “storica” dei cani gonfi).

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“Itle si rallegra pei grandiosi sviluppi della ricerca sui Cani Gonfi” – www.facebook.com/pages/Cani-gonfi/

 

Secondo quanto riporta il New York Times oggi, i cani americani sembrano avere qualche problema di peso. Addirittura metà dei cani degli Usa sarebbe sovrappeso, con tutti i problemi che ne derivano (per gli animali). Così, per allontanare il rischio che si trasformino in veri “cani gonfi”, qualcuno si è inventato le palestre per cani. E’ un video che conviene vedere.

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