Mettiamo che dopo qualche anno di convivenza vi venga una voglia irrefrenabile di sposarvi. Cose che succedono, voglie che non si placano finché non vengono soddisfatte. Però c’è un però. La vicenda chiamata “matrimonio”, che sia religioso o civile, ha costi di fronte ai quali spesso le gambe vacillano. Ma c’è chi, come Roberto e Chiara (i nomi sono di fantasia), pur di festeggiare il giorno più bello della loro vita s’è rimboccato le maniche e s’è inventato l’intera organizzazione del proprio matrimonio. E così facendo, tra amici, conoscenti e acquisti all’ingrosso, è riuscito a risparmiare parecchio.
Roberto e Chiara hanno scelto un rito civile, rincorrendo l’idea di una grande festa che riunisse per un giorno tutte le persone care sparse per il mondo. “Sarebbe molto più comodo avere i soldi per organizzare tutto senza preoccupazioni – raccontano – Invece, di fronte a certe difficoltà, sei costretto a fare delle scelte se vuoi sposarti per forza. Alcune cose le tagli senza problemi, altre sei costretto a tagliarle lo stesso ma ti dispiace un po’”.
Dopo la cerimonia in Comune, la festa serale ha visto la partecipazione di 200 invitati, cena a buffet e musica dal vivo fino a notte fonda. Ecco come hanno fatto.
Pubblicazioni. “E’ la prima cosa che va fatta, se non ti sposi in chiesa, e quella che ti chiarisce subito un sacco di cose – spiegano – Sposarsi in Comune costa minimo 200 euro durante il fine settimana, niente se ti sposi invece nei feriali. Noi, per ragioni logistiche degli invitati, abbiamo scelto di sposarci di sabato”.
Inviti. Un po’ di fantasia unita alla tecnologia. “Per fare i nostri inviti abbiamo usato alcune nostre foto e un’applicazione gratuita per iphone – spiega Chiara – Ne abbiamo fatti stampare 150 online e gli altri li abbiamo inviati per mail: spesa totale 39 euro”.
Bomboniere fatte a mano. “Avevamo intenzione di farle a mano e così abbiamo fatto – racconta ancora Chiara – abbiamo comprato i confetti, ma poi con un po’ di bella stoffa pratese e con dei bulbi floreali da 10 centesimi l’uno abbiamo risolto”.
Vestiti. Entrambi su misura ma non canonici. “Li abbiamo fatti fare a sarti pratesi, su misura – raccontano – risparmiando non poco su quelli che sono i prezzi standard dei vestiti da matrimonio”. Abito bianco per la sposa, abito scuro per lo sposo.
Location. Un posto che s’imprima nella memoria per celebrare il giorno più bello della vita. Ma come trovarlo se le risorse sono quelle che sono? Cercando, cercando, cercando. “Per trovarlo ci abbiamo messo sei mesi, girando ogni fine settimana in tutta la provincia di Prato – raccontano gli sposi – ci siamo rivolti a circoli, parrocchie e associazioni. Cercavamo uno spazio abbastanza grande da contenere tutti gli invitati, che permettesse la musica dal vivo e che ovviamente fosse di nostro gradimento”. Il luogo scelto è risultato essere una colonica in Valbisenzio, vista mozzafiato e prezzo contenutissimo.
Cibo. “Invece del pranzo per parenti più festa per gli amici, abbiamo scelto la festa per tutti” spiegano. “Per il cibo abbiamo fatto fare alcuni preventivi ad aziende di catering e la cifra si aggirava intorno ai 30 euro a testa. Troppo. Così abbiamo cercato delle soluzioni alternative: per le bevande ci siamo rivolti ad una fattoria (120 litri di vino ndr) e il resto lo abbiamo comprato all’ingrosso. Stesso discorso per il cibo – aggiungono – una cena a buffet per la quale ci siamo rivolti ad aziende attive nel campo della ristorazione mentre per certe cose sono state le nostre famiglie a cucinare per tutti. E se non ti affidi ad un catering amici e genitori sono fondamentali. C’è da fare in modo che il tavolo sia sempre pieno e se non fosse stato per loro probabilmente la festa non sarebbe stata così piacevole”.
Torta e bouquet. “Una nostra amica pasticcera, prezzo di favore – spiegano – stesso discorso per i fiori, una nostra conoscente che ama le piante e i fiori ci ha realizzato il bouquet”.
Fotografie e video. “Non ci piacciono i book e più in generale le foto patinate che vengono fatte solitamente ai matrimoni – raccontano – In realtà ognuno ha almeno un amico fotografo o aspirante tale che per un giorno per te veramente speciale è disponibile a regalarti degli scatti magnifici. Noi in questo siamo stati davvero fortunati, ce le ha fatte una nostra amica che di professione fa proprio la fotografa, ma anche cercando su Facebook per esempio, se ne possono trovare a decine e per tutti i gusti. ”.
Attrezzature. “Le abbiamo affittate da un service. Per quanto riguarda gli strumenti poi – concludono – sono stati i musicisti invitati a portare ognuno la propria attrezzatura. Insomma, alla fine abbiamo potuto sposarsi con circa 3mila euro”.