Quello sul volantino è un numero di telefono vero (della provincia di Terni) e quello che potrete sentire dall’altro capo della linea una poesia, vera, letta da un artista.
Si tratta di uno degli ultimi progetti dei Kinkaleri, la compagnia di teatro e danza con sede in via Santa Chiara a Prato. Si chiama Pasto Pubblico (adesso a Terni al Festival Internazionale della Creazione Contemporanea ) e vede in questi giorni la partecipazione straordinaria dell’artista americano John Giorno. Così viene descritto:
Un progetto di divulgazione poetica che riprende una pratica inventata dallo stesso John Giorno dal titolo Dial A Poem. Nel 1969 Giorno fondò il Giorno Poetry System Institute e una delle performance proposte era quella di fornire un numero di telefono dove per cinque minuti si poteva ascoltare della poesia al telefono. Pasto Pubblico riprende la sostanza di quell’esperimento sublime di divulgazione poetica adattandolo ai giorni nostri, proponendo una performance immateriale che abbia però il potere di circondare un evento (nella fattispecie un festival o un luogo di eventi) con un alone poetico continuo tramite, questa volta, la potenzialità di un sistema telefonico più capillare e personale: il cellulare.
Alla poesia è dedicato anche l’ultimo vero e proprio spettacolo messo in piedi da Kinkaleri, che in questi giorni è a Terni per la prima nazionale e sarà poi ospite il 4 ottobre a Prato per Contemporanea. “Someone in Hell Loves You” fa parte del progetto modulare “All!“, ispirato alla figura di William S. Burroughs. Uno spettacolo – si legge nella nota di Kinkaleri – “che si è articolato in episodi e formati diversi a partire dal 2012. Da allora restituisce le varie temperature della ricerca attuale di Kinkaleri che, nella definizione di un rinnovato rapporto con la coreografia, quella che riguarda il corpo biologico e le sue possibilità espressive, di volta in volta si apre a nuove modalità sconfinando nella poesia, nella letteratura, nella musica. Le poesie di Burroughs, di Giorno e in generale di tutti gli esponenti di una cultura sotterranea, sono state tradotte in un codice corporeo, portate verso tutti in una forma di danza che ha unito ogni lettera a un gesto come una strategia di battaglia, dove il reale e la sua rappresentazione sono legati in una orizzontalità diretta, fusi per essere in ogni luogo veri”.
“In questo nuovo episodio – continua la nota – Someone In Hell Loves You | All!, si aggiunge al progetto un tassello di verità: la carne, il respiro, i capelli, le labbra di John Giorno. Poeta in attività, noto per le sue performance, amico fraterno di William Burroughs, di Allen Ginsberg e di tutta una serie di personaggi della New York alternativa cha va dalla metà degli anni sessanta fino ad oggi: da Warhol (è suo il volto del dormiente del lungometraggio Sleep) a Brion Gysin e Patti Smith. Fondatore del Giorno Poetry System, istituto che si occupa della diffusione della poesia dal 1965, Giorno è un poeta che nella sua presenza è del tutto in bilico tra arte e letteratura. Un poeta in carne ed ossa che lavora con Kinkaleri nello spirito e nella terrestre presenza per portare insieme ai danzatori un nuovo momento dove le parole, le cose, il reale, il codice, la danza, il suono, costruiranno una partitura aperta di relazioni variabili. Come per le altre occasioni anche questa volta l’oggetto della coreografia sarà la comunicazione del testo poetico, It Doesn’t Get Better, e finalmente vedremo dal vero danzare la poesia e il poeta che l’ha scritta”.
Someone In Hell Loves You | All!
performance con Jacopo Jenna, Simona Rossi, Marco Mazzoni
con la straordinaria partecipazione di John Giorno
realizzato da Massimo Conti, Marco Mazzoni, Gina Monaco
produzione: Kinkaleri
in collaborazione con Fondazione Teatro Stabile dell’Umbria, Ternifestival, Contemporanea Festival 13/ Teatro Metastasio Stabile della Toscana
Kinkaleri riceve il sostegno di Mibac – Dipartimento dello Spettacolo, Regione Toscana