Raccontateci le novità di questa nuova stagione
Camilla: I venerdì del Pentolone. La novità sostanziale è che dal primo venerdì di ottobre, per tutti i venerdì fino a dicembre, ci saranno serate organizzate dalle varie associazioni che compongono il Pentolone, che risiede ad Officina Giovani ormai da tanti anni. Gli anni scorsi era più incerta la programmazione del venerdì, mentre da quest’anno garantiamo una programmazione fissa per tre giorni la settimana.
Martina: Abbiamo voluto stringere una collaborazione più stretta con questa realtà di Officina, all’interno della programmazione e creare un contenitore fisso: si va quindi ad arricchire ai mercoledì del teatro e i giovedì della musica.
Il bar: altra novità.
Lorenzo: La struttura del bar è stata rinnovata, è stato costruito un nuovo cancello che permetterà l’ingresso diretto al bar, la cui gestione è stata affidata a dei giovani ragazzi che molto probabilmente organizzeranno anche serate di lunedì e martedì, per arricchire sempre di più le proposte.
Martina: L’intento è creare un’apertura ulteriore alla città, ai ragazzi che vogliono ritrovarsi.
Voi siete da un anno all’interno del Tavolo Tecnico di Officina. Che ne pensate di questo strumento di gestione partecipata?
Lorenzo: Lo strumento è valido, forse la messa in pratica un po’ meno. Sono due i compiti del Tavolo Tecnico: gestire e organizzare la programmazione, selezionando e discutendo le proposte, e “creare rete” con le altre realtà culturali pratesi (es. Metastasio, Museo Pecci, Camerata strumentale, Scuola Verdi), che fanno anch’esse parte, in un certo senso del Tavolo. Per quanto riguarda la programmazione, funziona, questo strumento è efficace. Per quanto riguarda la collaborazione con le altre realtà è più complicato: un esempio sono stati gli incontri organizzati col Metastasio la stagione scorsa, che sono stati un po’ fini a se stessi, secondo me. E quest’anno infatti non sono stati riproposti.
Camilla: c’è stata l’intenzione iniziale, ma poi ci si scontra con realtà che hanno poco a che fare con questi spazi, che vivono un po’ di vita propria. E quindi il lavoro diventa un po’ più complicato.
Martina: Sulla carta è una bellissima idea quella della sinergia con le altre realtà, ma secondo me il Tavolo Tecnico deve già lavorare al “riempire” gli spazi di officina di occasioni culturali e d’incontro: si va dal teatro, musica, mostre, ma anche laboratori. Il lavoro ci impegna molto tempo, e magari ci fa tralasciare questo altro aspetto per cui è stato concepito.
Qual’è il limite più grosso di Officina?
Lorenzo: la burocrazia, secondo me.
Camilla: Officina Giovani è vista dal di fuori come “lo spazio dove a volte c’è qualcosa”, non è un punto di riferimento. Sulla comunicazione stiamo lavorando affinché non sia confusionaria, affinché si crei una fidelizzazione delle persone che vengono in questi spazi.
Un identikit di chi frequenta le serate di Officina Giovani
Martina: Non saprei. Però il fatto che sia difficile individuare un profilo tipico di un fruitore medio non è una cosa negativa secondo me.
Camilla: E’ anche vero che alcune tipologie di persone qui non le vedi.
Giulia: Ovviamente la proposta che facciamo qui è di tipo culturale, quindi le persone che gravitano attorno a questi spazi e li frequentano, almeno che non ci sia la festa “anni ’90”, sono ragazzi che rispondono a quel tipo di proposta lì, pochi o tanti che siano. Sicuramente con l’inserimento di serate come quelle che ci saranno anche di venerdì, potremo avvicinare qualcuno che di solito non è abituale frequentatore degli ex Macelli. E chissà, magari poi potrebbe trovarsi in mano un programma e decidere di venire a sentirsi un po’ di musica il giovedì o uno spettacolo teatrale di mercoledì.
Ma quindi, secondo voi, il pubblico pratese è un pubblico “da festa”?
Lorenzo: Più che altro a Prato c’è la cultura del ritrovo. Vai in un posto perché sai di trovare tanta gente, della tipologia di persone che ti è più congeniale. Quindi scegli Capanno Blackout se vuoi un tipo di persone, il Pecci un altro, eccetera.
Sabato l’inaugurazione. Come si svolgerà?
Lorenzo: La serata inizierà alle 21,30 con l’apertura dei cancelli di Officina Giovani. Ci saranno alcuni mercatini artigianali e il bar. Dalle 22 musica dal vivo con due gruppi di Prato, gli Schemistry e seguire Tutte le cose inutili. A chiusura il gruppo principale, i Managment del dolore post operatorio e il dj set di Pippo rock dj.
Giulia: ci sarà anche una mostra dal titolo “Oltre il velo Rosso” a cura di Consuelo Calitri, con alcune proiezioni video di Sunshy Films.
Cosa pensano le persone di Officina Giovani?
Lorenzo: Che ha le potenzialità, ma non le sfrutta al meglio…
Camilla: Ma di solito non conosce nemmeno il programma, perché, soprattutto in questa nuova programmazione, ci sono anche occasioni più “festaiole” e ad ampio respiro, per capirsi.
Martina: Comunque la si pensi però, il messaggio che vogliamo passare, come lo hanno fatto le persone che hanno lavorato qui prima di noi, è che Officina è uno spazio di tutti, quindi chi vuole proporre iniziative, può venire qui, discuterne e organizzarle insieme a noi.