L’estate è ormai finita, ma le temperature di questo settembre invitano ancora a rimanere un po’ all’aperto a guardare le stelle. Ecco, allora, un infallibile metodo di imbrocco: leggere l’ora nelle stelle, senza orologio naturalmente. Risultato garantito, sia per sapere l’ora, sia per l’imbrocco.
Prima di tutto bisogna conoscere un po’ di astronomia. Poca poca, tranquilli. Insomma, basta riconoscere una costellazione: l’Orsa Maggiore. O meglio, una parte di essa: il famoso Gran Carro. Non vi potete sbagliare: guardate verso nord (via, su, almeno questo lo potete trovare. Se siete a Prato, guardate verso la Calvana) e lo riconoscerete subito: è qualcosa così, per intenderci (FIGURA1)
Lo troverete sempre verso nord, più o meno ruotato a seconda della stagione e dell’ora, appunto… Ora, se prendiamo le stelle che qui vedete più a destra – chiamate i “puntatori” – nel Grande Carro e ne prolunghiamo idealmente di più o meno cinque volte la distanza verso l’alto FIGURA2 (nel caso della nostra figura: in altre stagioni o ore vedete come è messo il carro rispetto a questa disposizione…) e troverete una stellina più o meno isolata e solitaria: è la stella Polare, wow! Questa invece non cambia mai di posizione (possiamo ragionevolmente approssimarlo…) né durante l’anno né durante la notte: tutte le altre le ruotano intorno.
Ora, bisogna immaginare che la polare sia il centro di un gigantesco quadrante d’orologio in cui la lancetta delle ore è rappresentata esattamente dalle due stelle “puntatori” del Carro. E su questo mega orologio bisogna leggere l’ora (non è semplicissimo, ma ci si prende la mano). Nel nostro caso – FIGURA3 – indica precisamente le 7.
Non è finita. Occorre aggiungere a quest’ora che si è letto il numero di mesi trascorsi dal 7 marzo e moltiplicare il numero ottenuto per 2. Il risultato può essere maggiore o minore di 24. Se è minore di 24, lo sottraiamo da 24. Se è maggiore di 24, lo sottraiamo da 48. Ed ecco, abbiamo trovato l’ora (solare, naturalmente: adesso, in estate, basta aggiungere un’ora al risultato). Complicato? Forse. Ma facciamo un esempio, partendo dalla nostra FIGURA 3.
Ammettiamo oggi – 21 settembre – di leggere nelle stelle del Gran Carro le 7, come da figura. Aggiungiamo i mesi trascorsi da marzo (6 mesi).
Avremo 7+6=13
Moltiplichiamo per due: 13×2=26
Il risultato è maggiore di 24, per cui lo sottraiamo da 48: 48-26=22
Ecco, sono le 22 solari. Ovvero le 23 ora che c’è l’ora legale estiva. Fatto! Semplice, no?
Più sarete bravi a leggere con precisione l’ora in cielo e più precisi nel tenere conto dei giorni passati dal 7 marzo (aggiungendo quindi i decimali), più precisi – fino al quarto d’ora o anche meglio – sarete nel risultato.