Chitarra, basso e batteria. In alcuni casi, solo chitarra e batteria. Ad alto volume, costruendo melodie originali come fanno i power trio del rock cui s’ispirano.
I Granprogetto si dividono tra Prato e Calenzano e lo scorso maggio hanno dato alle stampe il loro primo album, “La Cena del Bestione” (Millessei dischi – acquistalo su Amazon – iTunes). Un album dalla lunga gestazione, tutto fatto in casa, nella loro base di Legri (Calenzano), metà rifugio e metà studio di registrazione.
Marco Balducci (chitarra e voce), Davide Miano (Batteria), Francesco Fanciullacci (chitarra, basso e voce) suoneranno domani sera alla Rocca & Roll 2013 (hashtag ufficiale: #RoccaRoll13) un castello diroccato che domina Carmignanello (Cantagallo). Ne parliamo con Francesco Fanciullacci.
Domani suonerete alla Rocca di Cerbaia.
Siamo molto contenti perché è un posto incredibile dove suonare. Il luogo adatto per una scaletta pensata a dovere, che oltre ai nostri brani prevede anche un vero e proprio esperimento musicale. Un puzzle, un gioco d’incastri sonori tra brani di Beatles, Pink Floyd e Morricone.
Una specie di medley?
“No, no. E’ un’unica composizione fatta di passaggi e ritornelli di canzoni di questi gruppi, tutti mescolati insieme, incastrati. Una cosa un po’ strana ma che secondo noi è adattissima alla scenografia in cui suoneremo”.
Granprogetto. Da dove viene il nome?
Viene dalla prima canzone composta da Marco (Balducci ndr),”Allo zoo”, che è anche il primo singolo dell’album. C’è un verso, “un granprogetto per divertirsi ancora” che ascoltandolo insieme ci siamo detti che era perfetto per noi. E dev’essere proprio scritto così, con l’errore grammaticale, perché prima della pi ci vorrebbe la emme.
La vostra etichetta è la Millessei Dischi. Un altro progetto casalingo.
Volevamo un marchio di fabbrica riconoscibile. Ma in realtà l’etichetta non è altro che il modo migliore di raccogliere sotto un unico nome tutte le persone che fanno musica insieme a noi. Un collettivo di musicisti e tecnici, undici persone, tre gruppi: i Granprogetto, i Mitici Gorgi e i Farewell to Hearth and Home, che hanno vinto l’ultima edizione del rock contest fiorentino.
Fuori il disco, quali sono i vostri progetti per il futuro?
Suonare, suonare, suonare. E poi cominciare a registrare un altro album.
Subito? Avete già qualche pezzo nuovo?
Ne abbiamo diversi, almeno cinque o sei. Un paio li proveremo anche domani sera.