Per chi ama i fumetti, Zagor è sinonimo d’avventura da più di cinquant’anni.
Un personaggio, creato da Sergio Bonelli e da Gallieno Ferri nel 1961, che gli italiani e tutti gli appassionati di fumetti hanno imparato ad amare, insieme all’inseparabile e buffo amico Cico, diventato anche lui nel tempo un vero e proprio personaggio di culto.
Za-gor-te-nay, lo spirito con la scure, è il nome indiano di Patrick Wilding. Abita la misteriosa foresta di Darkwood, situata nell’Est degli Stati Uniti. Un luogo dove può letteralmente succedere di tutto, tanto che nelle storie di Zagor, al canonico impianto western di frontiera si aggiungono spesso e volentieri i caratteri del fantastico e dell’horror.
Sabato 22 giugno, nel giardino “Buonamici”, verrà presentato l’albo gigante “La storia Betty Wilding”, la madre, per intenderci, di Zagor, ma non solo. Sarà anche l’occasione per incontrare un mito del fumetto italiano. Quel Gallieno Ferri che ha creato il personaggio di Zagor rimanendogli fedele finora. Insieme a lui Moreno Burattini, esperto di fumetti e attuale sceneggiatore del mensile di casa Bonelli. Che ha anche un blog cui merita dare un’occhiata.
L’appuntamento, realizzato in collaborazione con Mondi Paralleli, fa parte della rassegna “Oltre il giardino“, promosso dalla Provincia di Prato.
Gallieno Ferri, classe 1929, ha realizzato 20513,67 tavole in cinquant’anni. Ha prestato i suoi pennelli a 4 soli personaggi in ambito bonelliano: Comandante Mark, Mister No, Giubba Rossa e Zagor: per il primo ha realizzato solo cover, per il secondo ha realizzato la prima avventura e le copertine per circa 10 anni, 143 le strisce illustrate per il terzo mentre al quarto ha dedicato la propria vita professionale: oltre ventimila tavole e 902 copertine per non contare locandine, albetti speciali, illustrazioni per kermesse fumettistiche, cover per fanzine e volumi di saggistica.
L’anno in cui l’autore genovese ha visto pubblicate più tavole è il 1962, quando videro la luce ben 646 pagine da lui disegnate, una buona annata anche il 1988 con 641 tavole e il 1969 con 626. In altre 12 occasioni poi Ferri ha sfondato quota 500 tavole annuali. Una produzione colossale, che gli è valsa il titolo di autore bonelliano più prolifico dell’anno in 5 occasioni: nel ’75, nell’88, nel ’92, nel ’96 e nel 2001. Come i fan di Zagor ben sanno infatti tra i primi episodi della serie ben 7 storie portano la firma di Gallieno anche alla voce testi.
Questi i numeri bonelliani di Ferri, alla cui già lunga carriera zagoriana vanno aggiunti quasi 12 anni esatti: il 16 giugno del 1949 infatti, con il primo albo de “Il fantasma verde” delle edizioni Barabino-Aipa di Genova, Ferri vide coronato il suo sogno di ragazzino di disegnare fumetti. Da allora non ha più smesso: 64 anni di crescente e meritatissimo successo.