Chi li ama e chi non li può vedere. Chi li tratta come la cosa più importante della propria vita e chi invece non fa una piega nemmeno di fronte alla loro sofferenza. Il rapporto tra i pratesi e gli animali che li circondano sembra davvero complesso. E non sempre le bestie sono quelle a quattro zampe. Fatto sta che, un po’ per gioco, un po’ per dovere di cronaca, l’informazione pratese è sempre più attenta agli animali e alle loro storie.  Molto, troppo spesso senza lieto fine.

7) Le cicogne pratesi. Grandi emozioni per l’arrivo delle cicogne a Prato. Nido sul traliccio dell’alta tensione e webcam per seguirne una gestazione che nel 2011, purtroppo, non andò a buon fine.

6) Il capriolo con la passione dei fiori. E’ spuntata all’improvviso a Coiano nel novembre scorso. E s’è infilata in un negozio di fiori. Impaurita, da giorni si aggirava in zona senza riuscire a tornare da dove era venuta. Un capriolo femmina di due anni. Le guardie ambientali l’hanno poi riportata a casa.

5) La legge della natura. Lupi in Valbisenzio e i lupi, si sa, non sono solo selvatici ma anche carnivori. Nell’ottobre scorso tre grossi lupi azzannarono e uccisero due capre in pieno giorno.

4) Il porcellino al sole. La triste storia di un porcellino lasciato al sole troppo a lungo dalla padrona che aveva dimenticato di dargli da bere. Denunciata.

3) L’epopea di Spillo. Azzannato da un altro cane ben più grosso nei giardini di Sant’Orsola, il piccolo Spillo non ce l’ha fatta. Ne abbiamo seguito la vicenda sui giornali, compresi i dettagli dell’operazione con cui si è tentato di salvarlo. Dopo otto giorni di agonia però, Spillo ci ha lasciato.

2) L’impalatore. Il macabro ritrovamento in Valbisenzio, lo scorso anno. Due gatti impalati su canne lasciate in bella vista lungo la strada che porta a Valibona.

1) Il mito. La stiamo aspettando anche quest’anno. E puntualmente, magari in un fine settimana particolarmente afoso, la pantera ricomparirà in zona e in tutta la sua compassata eleganza. Compare di qua, sparisce di là. Forse è una pantera, sicuramente un felino taglia XL. Non si sa. Fa un po’ paura, ma quel brivido serve a tenerci svegli in tanti sonnolenti pomeriggi estivi.

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