Brenda Vaiani, 21 anni, fa sicuramente parte di quei giovani pratesi che non se ne andranno. Anzi, come studentessa della Libera Accademia delle Belle Arti di Firenze (L.A.B.A.) è talmente attaccata alla sua città da metterla al centro di un progetto fotografico il cui obbiettivo ultimo è spiegare un concetto fondamentale ma forse troppo poco considerato. “Servono nuovi punti di vista per far uscire Prato da una crisi che non sembra avere fine e il punto di vista dev’essere quello dei giovani“. E’ quello che scrive col suo progetto, che si chiama “Prato work in progress”.
Dare speranza ai giovani pratesi, guardare la città da nuove angolazioni e grazie a quelle creare nuove prospettive di sviluppo. Possibile? “Sì, è possibile – spiega – serve solo uno sguardo diverso e lo sforzo di dare spazio al dubbio e a nuove possibilità“. Così, ispirandosi ai collage di David Hockney, ha individuato i temi centrali del suo progetto e per ciascuno ha scattato centinaia di fotografie ricomponendole poi in un un’unica immagine. “Il 90 per cento del lavoro è avvenuto in fase di scatto, durante il quale occorreva che mi spostassi di qualche metro tra una foto e l’altra – spiega – ecco perchè ogni scatto non combacia esattamente con quello vicino. Di conseguenza, i colori variano dai toni freddi a quelli caldi, visto che appartengono a giorni e ad ore con temperature e condizioni climatiche diverse”.
Un accorato appello ai giovani della sua età, alle istituzioni e ai pratesi tutti. “Rimanete per creare nuove prospettive”.